Economia e Lavoro
29 Luglio 2020
Fatturato su 56 milioni di euro con 1500 lavoratori nei servizi alla persona, di cui il 76% donne

Cidas, nuovo Cda per guardare al post Covid

di Redazione | 4 min

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Da destra il presidente di Cidas Daniele Bertarelli e il vicepresidente Cristiano Capisani

I soci di Cidas, riuniti in un’assemblea che si è svolta a distanza per garantire le misure di sicurezza, hanno approvato il bilancio della cooperativa che ha chiuso l’esercizio 2019 con un fatturato stabile che si attesta su 56 milioni di euro e conferma la solidità della cooperativa, mantenendo un’occupazione stabile di 1500 persone, con un’alta percentuale di impiego di donne lavoratrici (76%), in larga parte a tempo indeterminato, prevalentemente comprese nella fascia di età tra 30 e 50 anni.

All’assemblea di mercoledì è intervenuto Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna, per portare il suo augurio e ringraziamento ai cooperatori collegati per via telematica. Il sindaco Alan Fabbri, l’assessore regionale Paolo Calvano e il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini hanno voluto far pervenire ciascuno un video messaggio di saluto alla platea delle socie e dei soci.

L’assemblea ha portato all’elezione del nuovo consiglio d’amministrazione, i cui 17 membri hanno confermato la presidenza a Daniele Bertarelli, e la vicepresidenza a Cristiano Capisani.

Il 2019 è stato l’anno in cui Cidas ha compiuto 40 anni della fondazione, avvenuta nel 1979, quando l’esperienza della cooperativa è iniziata con il primo servizio dedicato al supporto per le persone con disabilità e per le loro famiglie, attivato su impulso dei Servizi Sociali. È stato anche l’anno del trasferimento della sede a Ferrara, al centro delle attività che si svolgono in quattro regioni, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, con 11 province dove in un anno sono state seguite 495mila persone attraverso i diversi servizi.

Con 1500 soci e lavoratori (nel 2019 si registrano 470 nuove assunzioni e la stabilizzazione a tempo indeterminato di 140 lavoratori), oggi Cidas gestisce una pluralità di soluzioni per ospitare in struttura e seguire a domicilio persone anziane, assistere persone con disabilità, accogliere migranti, accompagnare la crescita di bambini e ragazzi, includere persone fragili, fornire trasporti sanitari in ambulanza e pedonali

Nei servizi per gli anziani, dove l’esperienza della cooperativa si è consolidata negli anni, è stata ultimata la costruzione del nuovo Polo Socio Sanitario di Porto Tolle che ospita la Medicina di Gruppo e dove aprirà il Centro Servizi Anziani gestito da Cidas, che ospiterà 48 persone.

Sono state implementate l’attività di assistenza domiciliare, sempre più richiesta, e la proposta ai privati per la ricerca di badanti e babysitter. Inoltre sono state sviluppate sperimentazioni per rendere ancora più variegata e stimolante l’offerta di assistenza, ad esempio attraverso laboratori di pet therapy e clownerie.

Nel settore educativo sono partite nuove gestioni: in particolare alla cooperativa sono state affidate quelle dei servizi per l’infanzia nel Comune di Copparo per la fascia di età da 0 a 6 anni, e del progetto Cantieri Comuni per il contrasto alla povertà educativa nei territori di Ferrara e Bologna, assieme alla Fondazione Con i Bambini.

Nell’ambito della disabilità, si è lavorato per mantenere e rafforzare l’autonomia degli utenti attraverso pratiche dedicate alle specifiche necessità, come baskin, sitting volley, musicoterapia, teatroterapia, ippoterapia e attività motoria adattata.

Si sono ampliate le collaborazioni internazionali, ora attive in 8 paesi oltre all’Italia, per progetti che hanno assunto sempre più un respiro globale nell’ambito dell’accoglienza, come ad esempio la missione in Niger con Unhcr per elaborare nuove forme di sostegno ai rifugiati provenienti dalla Libia e lo sviluppo con partner europei del progetto Minosia Labyrinth, per far conoscere i processi migratori attraverso il gioco.

Il settore dei trasporti sanitari con ambulanza e pedonali, mantiene la sua presenza nelle provincie di Ferrara, Padova, Trieste, Parma, Piacenza e Bergamo.

L’impegno per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate è proseguito con l’ampliamento degli ambiti di intervento che ora comprendono cura del verde, gestione di canili, servizi di affissione e riscossione tributi, servizi di pulizie per interni ed esterni, manutenzioni e servizi di portierato.

Durante i lavori, è intervenuto il presidente rieletto Daniele Bertarelli:  “Il bilancio di esercizio mostra una cooperativa solida e strutturata, queste sono state, insieme alla nostra professionalità, le qualità che ci hanno permesso di affrontare l’eccezionale emergenza sanitaria a cui abbiamo dovuto far fronte negli ultimi mesi, mantenendo il senso di unità, l’attenzione alla sicurezza, la tutela del lavoro e l’impegno per fornire risposte tempestive e qualificate agli utenti ed alle istituzioni. Siamo orgogliosi di tutti i nostri soci e lavoratori che hanno dato prova, e continuano a farlo ogni giorno di grande preparazione e disponibilità in questa complessa fase”.

 “Il Covid-19 è stato per noi un acceleratore – aggiunge Bertarelli – che ci ha portato a ridisegnare e ripensare tanti dei nostri servizi e lo stiamo facendo accanto a cittadini e istituzioni, nella volontà di continuare a contribuire assieme a migliorare la vita delle persone di cui ci prendiamo cura e al benessere dei territori in cui viviamo”. Che sia equo sostenibile: nel 2019 con le sue attività ha contribuito a sviluppare 12 degli obiettivi dell’Agenda 2030.

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