Attualità
21 Luglio 2020
Il neo direttore sanitario Stefano Busetti porta l’esperienza dell’unione in Romagna. Il collega amministrativo Marco Chiari lavora "sulle parti non ancora integrate"

Ausl, nuova dirigenza per la fusione: “Ferrara si presta bene per questo traguardo”

di Redazione | 2 min

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Da sinistra Stefano Busetti, Monica Calamai e Marco Chiari

di Andrea Profili

Il nuovo direttivo dell’Ausl Ferrara si presenta alla stampa e alla cittadinanza, con l’obiettivo ben chiaro di integrazione e fusione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria, come richiesto dalla Regione e già in parte avviato dagli ex direttori di Ausl e Cona Vagnini e Carradori.

Nato a Ravenna, 54 anni, il nuovo direttore sanitario Stefano Busetti è laureato in Medicina all’università di Bologna, con specializzazione in Igiene e Medicina preventiva conseguita all’università di Ferrara. Non nuovo ad operazioni di fusione, porta a Ferrara l’esperienza dell’unione dell’Azienda Sanitaria della Romagna.

“Sono lusingato per la fiducia in me riposta ed onorato di essere al servizio di questo territorio – dice Busetti -. La parola d’ordine di questo mandato è integrazione, in particolare tra ospedale e territorio. La sanità di questa provincia è ricca di strutture. È stato fatto un grande lavoro in precedenza; ora va continuato e potenziato per arrivare infine all’unificazione delle due aziende. Questa è una realtà provinciale che si presta bene per questo traguardo”.

Il nuovo direttore amministrativo è invece Marco Chiari, nato a Parma e laureato in Giurisprudenza nella sua città d’origine. In precedenza, ha condotto il percorso di integrazione dei servizi Tecnici e Amministrativi delle Aziende Sanitarie di Parma.

“In tutte le aziende in cui ho lavorato, era presente la doppia azienda territoriale – spiega Chiari – ma posso dire che Ferrara abbia già un certo equilibrio per completare l’integrazione e preparare la fusione. Il compito che ci spetta è quello di lavorare sulle parti non ancora perfettamente integrate per facilitare il percorso assistenziale, facendo uno studio di ciò che è stato fatto e continuare a lavorare in quella direzione. Sono qui per lavorare per la comunità di Ferrara”.

Il neodirettore generale Monica Calamai conferma l’obiettivo della totale integrazione e fusione tra Ausl ed Azienda Ospedaliera, proseguendo con ulteriori passaggi rispetto a ciò che è stato fatto. “L’Azienda Ospedaliera Universitaria risponde a delle normative nazionali specifiche e differenti: starà alla Regione discutere di questo cambio della normativa nazionale. Quello sarà l’ultimo passaggio appunto che prevederà una legge che possa consentire la strutturazione di un’unica azienda. Il nostro obiettivo è di proseguire con ulteriori passaggi di integrazione, per poi presentare alla Regione una situazione predisposta per la nuova legge”.

Calamai aggiunge inoltre che il processo di fusione “non comporterà tagli a strutture o personale, ma verrà fatta rete su un territorio già ben individuato ed impostato, composto da distretti ben definiti”.

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