Attualità
1 Luglio 2020
Entro 120 giorni verrà presentato il piano di ristrutturazione del debito e rilancio della società. Il fondatore: “Scelta migliore per tutelare gli interessi di tutti”

Dentix prova a riaprire: “Completiamo i trattamenti dovuti ai pazienti”

di Redazione | 2 min

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Nella data in cui si ricorda che il lavoro "è la condizione fondamentale di dignità delle persone" e la "condizione necessaria per poter realizzare il proprio progetto di vita", Veronica Tagliati dalla piazza di Argenta rimarca che "come Cgil, Cisl e Uil abbiamo voluto dedicare quest’anno il 1° maggio ad un sogno, il sogno di Costruire insieme un'Europa di Pace, Lavoro e di Giustizia Sociale”

Dentix Italia spezza il silenzio sul futuro della catena odontoiatrica e annuncia gli obiettivi della richiesta di concordato preventivo in continuità presentata il 25 giugno al tribunale di Milano: “Arrivare alla riapertura delle cliniche in condizioni di sicurezza, prestare le cure necessarie ai pazienti, ristrutturare il debito finanziario, tutelare i creditori, i dipendenti e collaboratori”.

Un avvenire che appare fin troppo roseo rispetto alle premesse, spiegate il giorno prima da Adiconsum che assiste una cinquantina dei 700 pazienti della clinica odontoiatrica di via San Romano, rimasta chiusa anche dopo il lockdown.

Le cliniche Dentix hanno interrotto la loro attività a causa della pandemia legata alla diffusione del Covid-19 e alla conseguente chiusura delle attività. Una situazione eccezionale e del tutto imprevista che, secondo le ultime notizie, ha acuito in maniera improvvisa alcune difficoltà finanziarie già esistenti. La crisi dell’impresa, già palesatasi nell’imminenza del lockdown, si è quindi estremamente aggravata fino a portarla sull’orlo del fallimento.

In Italia il gruppo è presente con la società Dentix Italia costituita nel 2014 che gestisce attualmente 56 cliniche odontoiatriche su tutto il territorio nazionale, con un organico di 420 dipendenti, 56 direttori sanitari e 229 medici. E, da quanto risulta, con un capitale sociale pari a 110mila euro, sottoposto a pegno e due bilanci (2018 e 2019) non ancora depositati.

“Abbiamo lavorato e riflettuto su diverse ipotesi per tornare all’operatività in Italia nel miglior modo possibile, senza venire meno agli impegni che ci siamo assunti. Quella del concordato preventivo in continuità è la scelta migliore per tutelare gli interessi di tutti: in primis i nostri pazienti, i dipendenti, i creditori e la società” ha dichiarato Angel Lorenzo Muriel, fondatore e presidente di Dentix.

In seguito al deposito della domanda di concordato preventivo in continuità, Dentix Italia presenterà nel termine che sarà assegnato dal tribunale, e comunque entro un massimo di 120 giorni, un piano di ristrutturazione del debito e di rilancio della società che “consenta di riaprire le cliniche con il primario obiettivo di completare i trattamenti odontoiatrici dovuti ai pazienti e, allo stesso tempo, trovare gli accordi nel miglior interesse di tutti”.

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