Attualità
1 Luglio 2020
La catena odontoiatrica presenta domanda di concordato preventivo. Adiconsum: "Prudenza contro azioni legali avventate, non sospendete i pagamenti"

Dentix, dal mal di denti al mal di pancia per i pazienti ferraresi

di Elisa Fornasini | 3 min

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È una linea prudenziale quella adottata sul caso Dentix da Adiconsum che invita i pazienti – circa 700 quelli rimasti a bocca asciutta dalla chiusura della clinica di via San Romano – a… essere pazienti. La catena odontoiatrica spagnola (di proprietà di una società olandese) in fallimento ha appena presentato la domanda di concordato preventivo al tribunale di Milano e ora si aprono due possibilità: liquidazione o prosieguo dell’attività dopo la cessione.

In entrambi i casi, “consigliamo ai risparmiatori di attendere: non iniziare azioni legali avventate, denunce penali o procedimenti civili perché prima bisogna capire le speranze di recupero, considerato che l’intero capitale sociale pari a 110mila euro è sottoposto a pegno” spiega l’avvocato Paolo Picci che invita a “prudenza e cautela” e quindi a “portare avanti i pagamenti fino a quando la situazione non sara più chiara”.

Un approccio decisamente meno aggressivo rispetto a quello avanzato da altre associazioni di consumatori, ma “necessario per evitare ulteriori problemi, perché smettere di pagare le rate crea conseguenze peggiori” avverte Mariarosaria Rea di Adiconsum che segue una cinquantina di clienti e invita i pazienti che non l’avessero ancora fatto a “contattare un professionista per inviare una diffida a mezzo Pec per avvisare la finanziaria che è decaduto il contratto di prestazione e di conseguenza deve decadere il contratto di finanziamento”.

Attenzione, però: il passaggio non è automatico quindi “il paziente non può sospendere il pagamento ma aspettare il blocco del finanziamento, altrimenti si rischia aumento degli interessi di mora e segnalazioni per mancati pagamenti. Nell’arco di un paio di mesi dovremmo avere le risposte“. Insomma, oltre il danno, la beffa da parte di una società attualmente definita “inattaccabile” con i suoi capitali pignorati, bilanci non depositati da due anni e attrezzature presumibilmente acquisite in leasing.

Dal mal di denti al mal di pancia per i ferraresi che avevano già pagato la prestazione o che avevano aperto un finanziamento, ottenendo in media il 10% delle prestazioni odontoiatriche previste. Prima di rivolgersi a un altro dentista, conviene fotografare la situazione delle prestazioni eseguite da Dentix e quelle saltate a causa del fallimento, ma sono valutazioni personali.

Accantonando procedimenti civili e penali in relazione a eventuali richieste di sequestri cautelativi, si può pensare a una denuncia per truffa e insolvenza fraudolenta ma “è una strada in salita perché bisogna dimostrare il dolo nel momento della prestazione ed è piuttosto complicato, anche valutando caso per caso nell’interesse del consumatore” rimarca l’avvocato Valentina Rocca dello studio Picci.

Quelli “forse più tutelati – con tutte le virgolette del caso – sono i lavoratori: otto dipendenti nella clinica di via San Romano e 400 a livello nazionale, tutti in cassa integrazione per il Covid, ma è in scadenza e bisognerà attivarne una per crisi economica” riflette in chiusura Andrea Martelli di Fisascat Cisl, che prende posizione contro le “srl, modalità di fare impresa che lascia tutto sulle spalle dello Stato senza essere perseguibili: è una situazione drammatica e succedete quotidianamente a Ferrara”.

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