Lettere al Direttore
2 Luglio 2020

“L’amministrazione Fabbri verso l’azzeramento dei servizi per i giovani”

di Redazione | 2 min

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Dallo scorso anno, anche in previsione del mio imminente pensionamento, ho più volte posto alla nuova Amministrazione (ed in particolare alla mia Assessora ed a quella al personale) il problema della necessità di prevedere un rafforzamento dell’organico e, più in generale, a fronte di “voci” arrivatemi da varie fonti, ho chiesto chiarimenti sulle intenzioni della Amministrazione in relazione all’Informagiovani e, conseguentemente, alle politiche per i giovani.

Non ho mai avuto risposte, se non generiche rassicurazioni (“tranquille, abbiamo grandi progetti”, che, a ripensarci, suona molto come “state serene”).

Il 31 marzo è stato il mio ultimo giorno di lavoro, e me ne sono andata senza aver avuto nessuna rassicurazione/comunicazione sul futuro di un servizio a cui ho dedicato buona parte della mia vita lavorativa con passione ed impegno, portandolo, chiaramente con l’indispensabile supporto delle mie colleghe, ad essere un punto di riferimento per i giovani e le tante istituzioni, associazioni ed enti del nostro territorio e a livello nazionale ed internazionale.

Una settimana fa le mie (ex) colleghe hanno ricevuto la comunicazione del trasferimento di sede dall’oggi al domani (nel vero senso del termine: domani vi mandiamo gli scatoloni ed iniziate ad impacchettare): Per la nuova sede sono stati scelti locali assolutamente inadatti (i servizi al pubblico dovrebbero rispondere a criteri di visibilità ed accessibilità), in cui molti altri servizi (e mi risulta anche un Assessore) si sono rifiutati di andare perché obsoleti, brutti, scomodi ecc.

Nessuno ha proposto allo staff una visita preliminare per verificare l’adeguatezza della sistemazione, nessuno ha parlato con loro per spiegare la scelta, valutare eventuali alternative, rassicurare sull’impegno dell’Amministrazione sulla volontà di mantenere il Servizio.

A parte qualsiasi considerazione sulle modalità con cui si è proceduto – che dimostrano ancora una volta quanto poca considerazione e rispetto abbia questa Amministrazione dei dipendenti (considerati tutti pericolose e rosicanti zecche comuniste), tutto lascia pensare che questo non sia che il primo passo verso l’azzeramento dei servizi per i giovani e, più in generale, delle politiche per le giovani generazioni, e questo mi preoccupa molto sia come cittadina che come ex responsabile di un servizio che ha dimostrato negli anni il suo crescente impegno in questo campo.

Spero di venire smentita, possibilmente coi fatti.

La gestione della cosa pubblica è molto di più della riparazione di un lampione o di una strada, cose peraltro importantissime: è visione, strategia, programmazione e progettazione, tutte cose che purtroppo mancano e non solo a Ferrara.

Rita Vita Finzi

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