Attualità
1 Luglio 2020
Medicina e Chirurgia: medici laureati e subito abilitati alla professione

Da Ferrara 92 nuovi dottori per l’emergenza Covid-19

di Redazione | 2 min

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Giovedì 2 luglio 92 tra studentesse e studenti del corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Ferrara discuteranno online la tesi e conseguiranno il titolo di studio subito abilitante all’esercizio della professione medica, come predisposto dal Decreto “Cura Italia” per l’emergenza Covid-19.

Le future dottoresse e i futuri dottori potranno così procedere a un ingresso anticipato nel Sistema Sanitario Nazionale.

A presiedere la commissione delle prime lauree abilitanti in Medicina e Chirurgia sarà la prof.ssa Tiziana Bellini, coordinatrice del Corso in Medicina e Chirurgia e prorettrice delegata alla didattica, che si dichiara particolarmente orgogliosa che 92 studenti, di cui 88 in corso e alla prima sessione di laurea e 4 con una sola sessione fuori corso, siano stati in grado di arrivare a questo traguardo che li porta a laurearsi con ottimi voti e contestualmente ad abilitarsi”.

Questo percorso è iniziato due anni fa con il Decreto ministeriale 9 maggio 2018 n.58, che inseriva i tirocini pratici valutativi all’interno del percorso di formazione anziché dopo la laurea, mantenendo però la prova scritta dell’esame di stato dopo il conseguimento del titolo.

Un’accelerazione si è avuta con il Decreto Cura Italia, che ha tolto la prova scritta dell’esame di stato lasciando solo l’idoneità ai tirocini nel pre laurea, facendo diventare così la laurea di Medicina una laurea abilitante.

Il percorso si è così abbreviato, pur restando comunque impegnativo, perché nonostante la laurea abilitante, per poter esercitare la professione negli ospedali o nel territorio i neo medici dovranno comunque specializzarsi ulteriormente.

Un sentito ringraziamento – conclude Bellini – va al professor Stefano Volpato, vicecoordinatore e responsabile dei tirocini, ai docenti e ai tutor clinici delle varie aree, che hanno compiuto un grande sforzo per mantenere elevata la qualità del percorso di formazione in queste condizioni di emergenza”.

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