Sono numerose le richieste del sindacato degli infermieri Nursing Up di Ferrara all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Anna avanzate nel corso di una videoconferenza con la direzione dopo le quotidiane lettere inviate, nelle quali si ribadiva l’inadeguatezza delle protezioni individuali e degli screening durante l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19.
Sono ben otto i punti messi sul tavolo dal sindacato, a partire dall’indennità di malattie infettive, per la quale è stato chiesto che venga applicato a partire dal 23 febbraio 2020 a tutti gli operatori sanitari, presentando anche una ipotesi di indennità specifica a tutti quegli operatori impegnati nell’assistenza nei reparti Covid+
E’ stata chiesta anche l’applicazione art. 27 comma 12 Ccnl (tempi di vestizione datato maggio 2018 e non ancora applicato dall’azienda) per tutti gli operatori e il conseguente ‘allargamento del cartellino’ (ovvero la possibilità che venga conteggiato il tempo di vestizione ed eventuale doccia) a tutti gli operatori impegnati nei reparti Covid+
Fra le richieste anche quella di una calendarizzazione allo screening (prelievo di sangue, che presenta ancora dubbi dall’Iss sulla effettiva efficacia) rivolto a tutti gli operatori, dando la precedenza a chi è a contatto o ha avuto contatto con pazienti Covid+ ribadendo il fatto che “tutt’ora alcuni operatori sono venuti a contatto accidentalmente (ovvero pazienti positivi in reparti Covid-Free) con pazienti Covid+ e non sono ancora stati chiamati ad eseguire un tampone oro-faringeo”.
Ribadita ovviamente l’importanza di Dpi adeguati, come già avvenuto in precedenza, e proposto un eventuale turno aziendale 6×4 (ovvero 4 turni da 6 ore) nei reparti Covid+ dove è maggiore il carico di lavoro: “Dieci ore di notte in questi reparti – spiega il sindacato – può risultare molto faticoso dal punto di vista fisico (Dpi indossati per tante ore) e dal punto di vista psicologico”.
Chiesto infine che venga costantemente controllato il sistema di pulizia e cambio in modo che si abbia la possibilità di una divisa pulita per ogni turno di lavoro, nonchè che si mantenga il calendario precedentemente indicato dall’azienda per la gestione e la programmazione delle ferie estive dei dipendenti, oltre all’apertura della mensa aziendale anche al di fuori dell’orario indicato in modo che questa possa essere fruita anche dopo un turno massacrante nei reparti Covid+
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