La storica Antonella Guarnieri, per il Centro di documentazione del Museo del Risorgimento e della Resistenza del Comune di Ferrara, ha accompagnato numerose persone in un percorso storico che ha ricostruito i primi mesi dello squadrismo agrario, centrando l’attenzione sulle violenze e le uccisioni che il fascismo, in mano ai grandi proprietari terrieri, esercitò non solo in provincia, ma anche in città
È giusto parlare ai bambini di violenza di genere? Quando si può iniziare ad educare all’empatia e al rispetto per gli altri? Queste le prime domande poste al pubblico durante l’evento di presentazione della favola dal titolo: “Libera come una libellula e coraggiosa come un’ape”
Stanto a quanto comunicato da Fials (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità) "sale la tensione all’interno del Spoi" (Servizio Psichiatrico Ospedaliero Intensivo) dell'ospedale del Delta dove "protestano i professionisti coinvolti, che negli ultimi mesi registrano un ulteriore peggioramento delle loro condizioni di lavoro, rispetto alle criticità già segnalate"
L’occasione dell’assemblea, prevista per sabato 4 maggio alle ore 10 presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea, consentirà alla Deputazione di promuovere il suo nuovo deposito librario, che grazie alla disponibilità del Comune di Ferrara è ora ospitato presso l’affascinante contesto di Casa Gombi
"Quando abbiamo visto il disastro che aveva colpito le zone della Romagna - mettono in evidenza Marco e Daniele Malossi, presidente dell'Associazione Nati con la Calzamaglia (Nclc) e di Rivana Garden - abbiamo subito pensato alle nostre origini". "Non per niente -...
“Insieme siamo tutti uguali e liberi solo rispettando la legge. Saremo al sicuro tutti solo restando a casa il tempo necessario, tu non sei solo. Noi non siamo soli. E dalla stessa parte“. E’ il significato dello video spot diffuso sui social dalla Polizia di Stato, per responsabilizzare i cittadini sul rispetto delle misure contro la diffusione del contagio da coronavirus.
“Se qualcuno ti diràche io sono contro di te o che hai qualcosa da temere se ti guardo – si legge nella grafica del video in cui un “ agente tipo “ scrive in prima persona – che quando sei in difficoltà io resto indifferente, che ho privilegi che tu non hai, che sono aggressivo con chi è debole, che non provo la tua stessa solitudine e non sento la tua stessa stanchezza, non credergli”.
Dopo una lunga notte in strada “anche io faccio quella lunga fila al supermercato, sono in attesa di fare il tampone e sono preoccupato, ho un genitore anziano e malato che non vedo da tanto tempo, mia moglie è in cassa integrazione e il mio bambino non vede il parco da molti giorni”.
“Anche io ho paura – conclude il messaggio -. Paura come te di vedere il nostro Paese diviso e soffro nel vedere quelle tante troppe salme di nostri concittadini portati via dai camion dell’esercito. Con il mio saluto alla visiera vorrei dire alle loro famiglie che quel dolore è anche il mio”.
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