Politica
28 Marzo 2020
Il segretario provinciale dem chiede ai suoi di tenere viva la rete di relazioni: “Prima della ricerca del consenso viene la politica come servizio alla comunità”

Covid-19. L’invito di Minarelli al suo Pd: “Una telefonata ai nostri iscritti più fragili”

di Daniele Oppo | 2 min

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Il Partito Democratico di Ferrara ha invitato i propri circoli, i propri segretari di circolo e i propri volontari ad un gesto di solidarietà nei confronti di chi, a causa dell’emergenza Covid-19, vive una situazione di fragilità: una semplice telefonata agli iscritti più fragili, agli amici e ai conoscenti.

“Chi tra loro è più anziano (ma non solo) potrebbe avere bisogno di essere indirizzato, sostenuto, o semplicemente aver voglia di chiacchierare con qualcuno interrompendo un periodo di solitudine obbligata”, dice il segretario provinciale Nicola Minarelli.

“In questo modo, pur osservando scrupolosamente tutte le misure messe in campo dalle istituzioni per fronteggiare il Covid-19, abbiamo comunque la possibilità dii tenere viva la rete di relazioni, che caratterizza la nostra comunità, e fare vivere i nostri circoli anche attraverso una semplice telefonata – spiega ancora Minarelli -. L’intento non è quello di sostituirsi ai professionisti ma quello di portare con tutti i mezzi tecnologici a disposizione calore umano e vicinanza. Nessuno deve sentirsi solo e isolato neanche in un grave momento come questo. C’è un duplice significato nell’appartenere ad una comunità politica: essere parte di una famiglia in cui i membri si sostengono a vicenda e al contempo mettersi a disposizione della società nella quale viviamo”.

“Lasciamo da parte divisioni e scontri politici, ora è il momento dell’unità, ma sopratutto della generosità nei confronti degli iscritti e dei cittadini in generale – afferma ancora il segretario provinciale dem -. Prima della ricerca del consenso viene la politica come servizio alla comunità. Questo è quello che ci contraddistingue e che ci deve guidare sempre, a maggior ragione in un momento come questo. Non è un sacrificio per noi (quello vero è quello degli operatori sanitari e in generale di chi sta lavorando nelle istituzioni), è il nostro modo di intendere la politica, è la nostra bussola per vivere in comunità”.

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