Attualità
7 Marzo 2020
Il tavolo in prefettura sperimenta la videoconferenza. Campanaro: "Appello alla coesione in questa difficile emergenza"

Coronavirus, l’Unità di Crisi ora si riunisce al computer

di Elisa Fornasini | 2 min

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L’Unità di Crisi si riunisce per la prima volta in videoconferenza. Il tavolo in prefettura sperimenta questa nuova modalità di comunicazione innovativa per rispettare le prescrizioni governative che vietano assembramenti e sconsigliano i contatti ravvicinati in modo da contenere il più possibile la diffusione del Coronavirus.

E così i vertici della sanità, dei comuni e delle forze di polizia possono fare il punto della situazione e tenersi aggiornati sulla gestione dell’emergenza sanitaria ‘protetti’ dallo schermo di un computer.

Al tavolo, pardon al pc, ci sono il prefetto Michele Campanaro, il questore Cesare Capocasa, il direttore sanitario dell’Ausl Nicoletta Natalini, il direttore del dipartimento di Sanità pubblica Giuseppe Cosenza, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Tiziano Carradori, il tenente colonnello dei carabinieri Marco De Martino, il comandante provinciale dei vigili del fuoco Antonio Marchese e i tecnici Zecchi e Morandi in rappresentanza della Protezione Civile.

L’Unità di Crisi – che vede presenti anche i sindaci dei distretti socio-sanitari di Ferrara Alan Fabbri, di Cento Fabrizio Toselli e di Codigoro Alice Zanardi – viene allargata al presidente della Camera di Commercio Paolo Govoni, al presidente dell’Ordine dei Medici Bruno Di Lascio, ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Cristiano Zagatti, Massimo Zanirato e Bruna Barberis.

“Un organismo allargato per richiamare a un senso di responsabilità tutta la provincia non solo del sistema pubblico ma anche privato” spiega a margine dell’incontro telematico il prefetto, soddisfatto che “nel nostro piccolo siamo riusciti a fare nostre le parole del presidente della Repubblica: essere tutti quanti coesi in questo momento difficile“.

Un “appello al forte senso di coesione” lanciato dal capo allo Stato e immediatamente recepito ed esteso dalla prefettura estense che rimane in attesa di ulteriori indicazioni dopo l’8 marzo, data di scadenza del decreto. Intanto viene fatto il punto sulle casistiche più significative, dal primo contagio locale della pediatra di Codigoro alla serata di ballo alla discoteca Vivi Le Grotte.

“Ci sono giunte ampie rassicurazioni in ordine al fatto che le persone della provincia che hanno frequentato la discoteca bolognese non presentano sintomi particolari – ripercorre Campanaro – ma si rimane in attesa degli esiti di dieci tamponi effettuati su chi ha avuto contatti con la pediatra”.

Il rappresentante del governo invita infine la popolazione a “seguire scrupolosamente le prescrizioni concordate da un’unica cabina di regia, ad applicare i suggerimenti per la limitazione del contagio e ad assumere un comportamento asociale che ci viene imposto per un’esigenza superiore: la salvaguardia della salute“.

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