Non ce l’ha fatta la piccola Fatima
Non ce l'ha fatta la piccola Fatima ricoverata al Maggiore dallo scorso fine settimana quando il cuore aveva smesso di battere durante i festeggiamenti del suo ottavo compleanno
Non ce l'ha fatta la piccola Fatima ricoverata al Maggiore dallo scorso fine settimana quando il cuore aveva smesso di battere durante i festeggiamenti del suo ottavo compleanno
Con i tre astenuti della lista “Terre Estensi” e i sette sì della lista di maggioranza “Ferrara Insieme”, è stata votata in Consiglio provinciale la delibera per l’approvazione del rendiconto di gestione 2023
La Procura di Ferrara ha chiuso le indagini per l'omicidio di Davide Buzzi, il 42enne ucciso durante la serata del 1° settembre scorso all'interno del bar Big Town di via Bologna, mentre era in compagnia del 21enne Lorenzo Piccinini, dopo una violenta e tragica colluttazione con il 41enne Vito Mauro Di Gaetano, titolare del locale, e suo padre, il 70enne Giuseppe Di Gaetano
È stato denunciato per accensione ed esplosioni pericolose il ragazzo che, tra le 15.30 e le 16 di sabato 27 aprile, nel tratto di via Garibaldi che confluisce in piazza Sacrati, durante un litigio con tre coetanei, ha sparato due colpi con una pistola scacciacani
Era andato a casa dell'ex compagna convivente, ignorando il divieto di avvicinamento che il tribunale di Ferrara gli aveva inflitto, a seguito della condanna a due anni per maltrattamenti proprio nei confronti della donna, tanto da costringerla a vivere sotto una pesante pressione psicologica
Paula Burci, la sua memoria, continua a non trovare pace. Dopo la prima incredibile sentenza della Cassazione che sei anni fa aveva annullato il primo processo, ieri la suprema corte ha di nuovo capovolto, questa volta in parte, l’esito degli ergastoli decretati in Corte d’Assise di appello di Venezia nel giugno 2018.
I giudici capitolini hanno confermato la condanna, che diventa definitiva, per Gianina Pistroescu, mentre per Sergio Benazzo hanno annullato la sentenza di secondo grado rinviando gli atti a una sezione diversa della Corte di Assise di Appello che dovrà ricominciare il processo.
L’idraulico di Villadose di Rovigo, 43 anni, e la sua ex compagna rumena, 44, che fece da maman a Paula Burci quandò arrivò in Italia, nonostante i quattro ergastoli sulle spalle a carcere a vita per l’omicidio della ragazza di 18 anni, erano a piede libero da anni perché decorsi i termini di custodia cautelare.
Paula venne uccisa in modo atroce e forse bruciata viva dodici anni fa. I resti del corpo vennero ritrovati nella zona golenale di Zocca di Ro il 24 marzo del 2008.
Il primo processo si tenne a Ferrara e si concluse con la condanna a fine pena mai. Sentenza confermata poi a Bologna per essere annullata in ultimo grado. Il processo si rifece da capo a Rovigo. Pio la corte d’assise d’appello di Mestre confermò i due ergastoli, anche se in quell’occasione per la prima volta la pubblica accuse chiese l’assoluzione con formula piena per Benazzo e con formula dubitativa per Pistroescu.
Ora la Cassazione ha accolto il ricorso dell’avvocato Francesca Martinolli per l’idraulico e si dovranno attendere le motivazioni per conoscerne le ragioni.
Intanto Rocco Marsiglia, difensore di Pistroescu, si chiede come sia potuta cadere l’ipotesi concorsuale”: se il delitto è stato commesso da entrambi, questo il suo ragionamento, o sono tutti e due colpevoli o sono tutti e due innocenti.
Ad Aurelian Burci, il fratello della vittima costituitosi parte civile, non rimane che incassare un’altra delusione: “sono molto provato, non riesco a dire niente. Ogni volta mi sembra di veder morire di nuovo Paula”.
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