Politica
11 Febbraio 2020
L'Amministrazione rinuncia alla candidatura 2021 e guarda all'anno successivo. Il sindaco “Presenteremo un progetto articolato, partecipato e innovativo con un valore aggiunto di portata internazionale”

Capitale della cultura, Ferrara salta un giro. Fabbri: “Lavoriamo per il 2022”

di Redazione | 2 min

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Alan Fabbri

Un mese fa il grande entusiasmo per la presenza di Ferrara tra le 44 città in lizza per diventare Capitale italiana della cultura. Oggi invece la marcia indietro, almeno temporanea: l’Amministrazione comunale ha infatti deciso di ritirare la candidatura, per riproporla l’anno prossimo.

“Siamo già al lavoro per creare il Comitato promotore e presenteremo la candidatura per il 2022 con un progetto articolato, partecipato e innovativo che darà alla cultura e al turismo un valore aggiunto di portata internazionale”, afferma il sindaco Alan Fabbri per spiegare la decisione. Per partecipare per il titolo 2021, Ferrara avrebbe dovuto presentare il dossier al Mibact entro il 2 marzo, ovvero fra un poco meno di un mese.

“Abbiamo deciso di spostare la candidatura al 2022 considerato il successo che sta ottenendo Parma, nominata Capitale della Cultura 2020. Non riteniamo opportuno candidare Ferrara, che fa parte della stessa regione, per l’anno immediatamente successivo esponendoci al rischio di una valutazione viziata da una contiguità territoriale”, afferma il sindaco. In altri termini: a Palazzo municipale considerano difficile che il titolo venga assegnato per due volte di seguito a una città della stessa regione, anche se va rilevato che il fatto che Parma fosse già Capitale italiana della cultura era cosa nota da più di un anno.

“In questi giorni – prosegue comunque il primo cittadino – si terranno i primi incontri per la formazione del Comitato promotore, cioè dell’organo che dovrà fare da tramite tra il tessuto cittadino e l’amministrazione per raccogliere ed elaborare tutte le idee e le sensibilità artistiche del territorio”.

Per il sindaco “la vera sfida sarà riuscire a dare una forma all’insieme straordinario di ricchezze culturali che la nostra città può offrire, considerato che della nostra idea di cultura da valorizzare fanno parte tutte le forme di espressione identitaria della città dall’architettura alla musica, dal cinema alla cucina, dalla pittura alla capacità imprenditoriale fino agli antichi saperi”.

Il Comune di Ferrara aveva presentato preventivamente, lo scorso dicembre, una manifestazione di interesse per il bando relativo all’anno 2021, atto che di per sé non comporta una candidatura vera e propria se non completato con la presentazione di un dossier.

“Poiché la presentazione di un dossier comporta, in caso di mancata assegnazione del titolo l’esclusione alla partecipazione del bando per l’anno successivo abbiamo ritenuto opportuno saltare il turno del 2021 e concentrarci direttamente sulla sfida del 2022 – conclude il sindaco Fabbri – che sarà entusiasmante e coinvolgente per tutti i ferraresi. Ai cittadini, agli appassionati e a chi lavora nell’ambito della cultura in qualsiasi sua forma di espressione sarà chiesta la massima partecipazione in termini di idee, contributi e disponibilità”.

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