Il ‘caso Bertoncelli’ sconfina le mura estensi e richiama l’attenzione anche di due federazioni che si occupano dei diritti delle persone con disabilità che si dicono “allarmate dalle notizie che giungono in questi ultimi giorni da Ferrara”. A prendere la parola, condividendo perplessità e paure già espresse dal Comitato Ferrarese Area Disabili, per il “tradimento” dell’attuale giunta comunale sulle sorti dell’Ufficio benessere ambientale (Uba) sono Fand (la Federazione tra le associazioni delle persone con disabilità) e Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap).
“Nonostante le tante promesse, dopo nove mesi di amministrazione della nuova Giunta, l’Uba oggi versa in queste condizioni – affermano le due federazioni -: è stato spostato dal Palazzo Municipale a una zona periferica della città che non è raggiungibile con i mezzi pubblici (in realtà si tratta di via Marconi che è raggiunta dagli autobus, ndr); è stato decentrato rispetto gli uffici (edilizia, commercio, urbanistica, etc.) che si interfacciano quotidianamente con l’Ufficio; le risorse umane sono in fase di riduzione per contratti in scadenza che non saranno rinnovati e presto l’Ufficio sarà composto da una sola persona”.
“In un colpo solo – lamentano Fand e Fish – dunque le scelte ‘arbitrarie’ della nuova amministrazione, hanno azzerato competenze, know-how e memoria storica dell’ufficio, nonostante il suo operato abbia portato grandi e soddisfacenti risultati e sia diventato anche un ‘caso di studio’ per l’Istituto Nazionale di Urbanistica che l’ha definito un’esperienza da replicare nei Comuni italiani”.
“In tutto questo, non solo il Comitato non è stato consultato ma sono stati ignorati anche i suoi diversi appelli per incontrare le autorità che stanno attuando questi arbitrari cambiamenti – continuano le due federazioni a sostegno di Area Disabili -. Le promesse fatte sono state disattese, il Comitato è stato tenuto volontariamente fuori dai giochi con temporeggiamenti e false promesse. Anche dall’ultimo incontro con il sindaco, concesso il 7 gennaio scorso, non si è ottenuto nulla. Il Comitato infatti aspetta ancora una risposta che era stata garantita entro il 10 gennaio. Questa sembra essere l’ennesima mossa di facciata per tenere tutto sotto silenzio e fingere che l’Uba non sia stato gravemente danneggiato e profondamente minata la sua funzionalità”.
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