Politica
26 Gennaio 2020
Rilevazione delle 12. Al voto il 23,6% degli elettori in provincia rispetto all'11,5% del 2014

Regionali, raddoppiata l’affluenza alle urne

di Redazione | 2 min

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“Per una città che sappia guardare lontano”, questo lo slogan della lista civica Ferrara Futura del candidato sindaco Daniele Botti, che spicca in mezzo alle bancarelle di cibo della tradizione ferrarese in un fucsia sgargiante. A raccogliere le firme e spiegare ai passanti il programma elettorale i candidati della lista e Botti in compagnia del deputato di Italia Viva Luigi Marattin

Occorre un sindaco che lavori per il futuro di questa città

I Civici intervengono su una città che invecchia e con i giovani troppo spesso costretti a emigrare. "Lo stesso 'Patto per il lavoro e per il clima - Focus Ferrara' sottoscritto nel 2021 dalle istituzioni e parti sociali ferraresi riconosce la crisi demografica, insieme all’emergenza climatica, come il principale problema da affrontare e individua gli interventi per affrontarla, ma è rimasto lettera morta"

L’affluenza cresce e non poteva essere altrimenti. Dopo l’astensionismo record registrato alle scorse elezioni regionali del 2014, la partita per eleggere il presidente della Regione e il nuovo consiglio regionale richiama i votanti alle urne.

L’affluenza alle ore 12 in provincia di Ferrara è stata del 23,6%, raddoppiando l’appena 11,5% raggiunto alla stessa ora cinque anni fa, quando la tornata elettorale si era chiusa a quota 37,3%.

Un dato finale che, stando ai risultati della prima rilevazione a mezzogiorno, potrebbe essere raddoppiato alle 23, ora di chiusura dei seggi.

Nel comune capoluogo ha votato il 24,8% degli aventi diritto rispetto al 12,2% del 2014. Uno dei dati più alti della provincia estense, anche se il primato va al comune di Argenta con il 26,5%, in testa insieme a Masi Torello con il 26,38% e a Voghiera con il 26,2%.

L’affluenza è comunque in forte aumento in tutti i comuni del territorio estense: Ostellato raggiunge il 26%, seguito da Vigarano Mainarda con il 25%, Poggio Renatico con il 24,9%, Jolanda di Savoia con il 24,1%, Copparo con il 23,8% e Lagosanto con 23,02%.

Al di sotto della media locale, si piazzano Portomaggiore (22,6%), Bondeno (22,5%), Mesola (22,3%), Goro (22,2%) e Cento (22,01%).

Terre del Reno si ferma al 21,99% e Tresignana al 21,94%, per entrambi i paesi non è possibile fare un raffronto con il passato, essendo di recente costituzione dopo il sì alla fusione. A Mirabello e Sant’Agostino si erano presentati alle urne il 13,3% e 13,4%, a Tresigallo e Formignana l’11,2% e il 10,6%. A Riva del Po, nato dalla fusione tra Berra e Ro, dove avevano votato rispettivamente il 10,2% e il 9,1%, raggiunge ora il 21,43%, superato di poco da Fiscaglia con 21,48%.

A chiudere la classifica di affluenza all’ora di pranzo, ci sono Codigoro fermo al 20,5% e il fanalino di coda Comacchio al 20,4%, che aveva registrato tra i dati più bassi anche alle precedenti regionali.

I seggi resteranno aperti fino alle ore 23 di domenica 26 gennaio: immediatamente dopo la chiusura delle operazioni di voto inizierà lo scrutinio. La prossima rilevazione alle 19.

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