Politica
17 Gennaio 2020
Odg dell’opposizione: “Sindaco quereli”. Malaguti (FdI): “Dimissioni per non creare imbarazzo”

Caso Solaroli. Zamorani va in procura

di Redazione | 3 min

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“A Ferrara è in essere il metodo Fabbri, Lodi, Solaroli?”. Se lo chiede Mario Zamorani, candidato per +Europa alle regionali, secondo il quale “se venisse confermato si possono configurare varie ipotesi di reato a carico di alcune persone”. Per questo Zamorani, “in accordo con i miei legali”, annuncia “una mia prossima iniziativa presso la Procura della Repubblica. Sembra configurarsi la volontà di intralcio al corretto funzionamento della pubblica amministrazione. A parte il gravissimo dato di malcostume politico e di gestione privatistica della cosa pubblica messo in atto dal vicecapogruppo della Lega”.

“È proprio vero che ci rubano il lavoro – interviene Elly Schlein di Emilia-Romagna Coraggiosa -: certi leghisti con la retorica del “prima gli italiani” pare usino i posti nelle istituzioni di Ferrara per zittire chi non è gradito. Questi sono quelli che dicono che vogliono liberare l’Emilia-Romagna, ma sono prigionieri della loro fame di potere. Spero che sugli audio acquisiti e di cui ha dato notizia Piazza pulita, venga fatta piena luce dalle autorità competenti affinché si accertino eventuali responsabilità legali o meno, nell’ottica di una piena trasparenza delle istituzioni e in primis dell’immagine del Comune di Ferrara e del Sindaco. Ciò che risulta certo, al momento, è una grave responsabilità morale su cui la Lega locale dovrebbe prendere posizione chiedendo le immediate dimissioni di Stefano Solaroli “.

Dalla maggioranza di alza la voce di Mauro Malaguti, candidato al consiglio regionale per Fratelli d’Italia: “sindaco e vice fanno bene ad andare a fondo alla vicenda. Se quanto rivelato in televisione dovesse corrispondere al vero, riterrei opportune le dimissioni per non creare un forte imbarazzo a consiglio e giunta”.

Intanto, come anticipato ieri da Aldo Modonesi, le opposizioni hanno depositato un ordine del giorno urgente sull’inchiesta giornalistica “relativa al tentativo di indebita pressione nei confronti della consigliera comunale Anna Ferraresi e richiesta di dimissioni del vicecapogruppo Lega Salvini Premier consigliere Stefano Solaroli”.

I gruppi consiliari di Pd, Azione Civica e Gente a Modo ritengono “necessario un chiarimento circa i contenuti del video, sul ruolo del consigliere Solaroli, del sindaco Alan Fabbri e del vicesindaco Nicola Lodi” e “al fine di garantire un corretto e democratico proseguimento delle attività del consiglio comunale di Ferrara” considerano “non sia più compatibile la presenza di Solaroli”.

L’odg impegna il consiglio comunale “a censurare i comportamenti dei consiglieri capogruppo e vicecapogruppo della Lega Salvini Premier, nonché del vicesindaco per il comportamento tenuto nei confronti della consigliera Anna Ferraresi, cercando di incidere sulla libera determinazione della stessa, e quindi sull’autonomia e le prerogative del consiglio comunale stesso”.

Altro impegno lo si chiede al sindaco, affinché chiarisca in consiglio “se c’è stato un coinvolgimento suo e del vicesindaco nella promessa di un posto di lavoro a tempo indeterminato in Comune alla consigliera Anna Ferraresi, condizionato alle sue dimissioni da consigliera comunale” e “quali azioni intenda intraprendere, comprese le vie legali, nei confronti del consigliere Stefano Solaroli a tutela dell’immagine dell’amministrazione comunale e della città di Ferrara, gravemente compromessa e offesa dall’eco nazionale che rappresenta la città e la sua amministrazione come luogo di mercimonio”.

Ultima richiesta è quella di pretendere, “in qualità di sindaco e di componente del gruppo consigliare Lega Salvini Premier, le immediate dimissioni del consigliere Stefano Solaroli”.

“Questa città – aggiunge Fusari – ha bisogno di un sindaco che dica la sua in consiglio comunale, non solo su Facebook”.

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