Comacchio
13 Dicembre 2019
Cna avanza tre proposte per la tutela delle spiagge dei Lidi. Resta infatti da risolvere il problema dell’erosione delle spiagge che in certi punti si sono ridotte di 45 metri di profondità

La Regione finanzia la rimozione del legname accumulato lungo le spiagge

di Redazione | 3 min

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La Regione Emilia Romagna ha dato incarico alla multiutility Clara di procedere allo smaltimento delle grandi quantità di legname e rifiuti accumulatosi lungo le spiagge dei Lidi a seguito delle recenti mareggiate. L’incarico verrà finanziato con i fondi ottenuti grazie al riconoscimento dello stato di calamità naturale ai Lidi comacchiesi

Clara starebbe già predisponendo le assunzioni del personale necessario per effettuare le operazioni di smaltimento, e i lavori dovrebbero cominciare già dalla prossima settimana, per durare circa un mese. La notizia è stata data ufficialmente alla consigliera regionale Marcella Zappaterra, che si è fatta interprete delle richieste di intervento formulate da Cna.

“E’ un passo avanti molto importante di cui possiamo dirci soddisfatti – commenta il portavoce dei balneatori di Cna Ferrara Nicola Ghedini – Cna si era impegnata da subito per chiedere la rimozione del legname accumulatosi in battigia, che ha reso impraticabile la spiaggia e rischiava di ricoprirsi di sabbia con i primi venti”.

Ora va affrontato, ricorda Cna, l’altro grave problema che quasi ad ogni inverno investe i lidi di Comacchio: l’erosione delle spiagge. In un recente incontro con il sindaco di Comacchio Marco Fabbri e la già citata consigliera Zappaterra, Cna ha segnalato la difficilissima situazione di alcuni tratti di costa, a nord di Lido Volano e a sud di Lido Spina: qui le spiagge si sono accorciate fino a 45 metri. Cna – rappresentata tra gli altri dal presidente Davide Bellotti, oltre che dal già citato Nicola Ghedini e dalla responsabile turismo Linda Veronese – ha chiesto che si proceda con urgenza a risolvere la situazione, trasferendo la sabbia necessaria da altri tratti di costa che soffrono il problema opposto e oggi toccano gli 800 metri di profondità.

Nel corso dell’incontro sono state formulate anche delle proposte che puntano a rendere la gestione dell’ambiente costiero più agevole e snella, considerando che le mareggiate autunnali non possono più essere considerate ‘emergenze’.

“In primo luogo, – spiega il portavoce dei balneatori Ghedini – è necessario che il costo di smaltimento smaltimento dei rifiuti portati a valle dal fiume Po sia suddiviso tra tutti i comuni che vi si affacciano e non più del solo Comune di Comacchio. In secondo luogo, la gestione dei lavori di manutenzione della costa non deve più essere gestita tramite bandi e gare – che comportano tempi lunghi e burocrazia – ma tramite accordi quadro pluriennali con gruppi di aziende competenti, possibilmente del territorio, che garantirebbero tempestività e certezza di intervento. Infine, la manutenzione della costa dovrebbe essere trasferita per competenza dall’assessorato all’ambiente all’assessorato al turismo: questo consentirebbe un maggiore attenzione agli aspetti economici, oltre che ambientali, del patrimonio costiero, tenendo conto anche della progressiva destagionalizzazione dei flussi turistici”.

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