Politica
13 Dicembre 2019
Il titolare della Locanda della Zucca si dissocia dalla locandina: "Faccio solo il mio lavoro". Solidarietà dal vicesindaco Lodi: "Azioni vergognose"

Cena di Natale della Lega, il ristoratore: “Minacciato di ritorsioni economiche”

di Elisa Fornasini | 3 min

Leggi anche

Vandali e furti. “Frazioni abbandonate da ipocrita propaganda”

Così Fabio Anselmo, candidato sindaco per il centrosinistra alle comunali dell'8 e 9 giugno, ha commentato la scelta dei cittadini di Aguscello, incontrati ieri (28 aprile) insieme a quelli di Cona, di organizzarsi in un comitato per cercare di porre freno all'ondata di furti che ha colpito il territorio

Baraldi (Pd) su Meloni: “Non attenta ai diritti delle donne”

"Per la prima volta abbiamo una presidente del Consiglio donna che avrebbe potuto dimostrare di essere una donna attenta ai diritti delle donne e invece si sta dimostrando tutt'altra cosa". Così Ilaria Baraldi, portavoce delle Donne Democratiche di Ferrara, durante la Festa della Liberazione organizzata dal Pd

Pontelagoscuro. L’urlo di una comunità dimenticata

Dopo il devastante raid della scorsa notte, nel quale una quarantina di veicoli sono stati danneggiati con le gomme tagliate utilizzando asce rubate, ci svegliamo con una domanda: perché la nostra amata comunità è diventata una "terra di nessuno"?

“Cosa ho fatto di male? Cosa c’entro con le strombazzate? Io non mi chiamo Nicola Lodi. Più di servire cappellacci e braciole non devo fare, è il mio lavoro e non capisco perché debba essere minacciato per questo”. Dario Padovani, il titolare della Locanda della Zucca che il 19 dicembre ospiterà la cena di Natale della Lega, è sgomento.

Non tanto per la locandina che sbeffeggia gli avversari politici – “da cui mi dissocio, perché non c’entro e non l’ho neanche vista, sono stati i miei clienti a mescolare il nome della locanda per ironie personali” ribatte il ristoratore di San Bartolomeo in Bosco – ma per quanto è accaduto dopo la pubblicazione del volantino.

“Ho ricevuto varie telefonate minacciose ed email da parte di alcune persone che hanno detto che non verranno più a mangiare nel mio locale, manco a prendere un caffè, e uno voleva addirittura querelarmi” racconta Padovani che si dice “sbalordito e infastidito da questo accanimento nei miei confronti” e dal fatto che “la professionalità dopo anni e anni di lavoro fatto con onestà, molta serietà e immensi sacrifici venga messa in dubbio per una cena”.

“Dove siamo arrivati? Non capisco cosa abbia fatto di sbagliato ad accettare una cena organizzata dalla Lega o il motivo per cui avrei dovuto rinunciare a 180/200 persone che pagano una quota concordata” spiega l’imprenditore che per il menù si è accordato direttamente con il sindaco Alan Fabbri, “che viene spesso qui perché è amico del cuoco di Scortichino” e che “mi ha già chiamato perché è dispiaciuto di aver creato questi problemi”.

Problemi nati appunto dalla locandina derisoria. “Sinceramente non avevo capito che potesse essere considerata offensiva perché non seguo la politica – ammette Padovani -. Magari, ora che la guerra è finita e loro hanno vinto, si poteva fare una locandina normale senza creare un polverone ma comunque non mi interessa perché nel lavoro i partiti sono tutti uguali. Alla Tana del Drago ospitavo il sindaco precedente e la mia porta è aperta a tutti, Pd, M5S o qualsiasi altro partito. Mi farebbe piacere e metterei tutto il mio impegno per essere professionale e competitivo. Tutto il resto non mi riguarda, lavoro tutto il giorno per pagare il mutuo e dieci stipendi”.

Lo sfogo del ristoratore corre sui social e in poco tempo sono arrivate centinaia di commenti di solidarietà e si sono impennate le prenotazioni per la serata che ha quasi raggiunto il tutto esaurito. “Ho anche avvisato la questura perché abbiamo timore che qualcuno possa venire a strumentalizzare e rovinare la festa” interviene lo stesso Nicola Lodi.

Il vicesindaco esprime “vicinanza all’imprenditore, insultato e minacciato di ritorsioni economiche di chi non vuole frequentare più il suo locale. Sono intimidazioni gravissime e diffamazioni pesanti, azioni vergognose che meritano prese di posizione dal Pd e dalle sardine. Modonesi, Maresca e Fusari, prendete le distanze da questi episodi”.

La “diatriba che ha assunto risvolti seri” è nata da una locandina che Naomo definisce “comica, non violenta, non eccessiva che rimane nella dialettica politica quotidiana. Non è diffamatoria, non grida indignazione, non rappresenta il degrado umano. Non serve voler trovare per forzare qualcosa di cattivo, fascista e razzista anche in una locandina ironica. Noi ci ritroveremo per festeggiare la sconfitta del Pd e la città che sta riemergendo”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com