Attualità
21 Novembre 2019
La presidente della Provincia si chiede cosa ne pensa Vittorio Sgarbi. Gli organizzatori: “Polemica sterile”

Paron: “Sponsor luminoso sul Castello come la corazzata Potëmkin per Fantozzi”

di Redazione | 3 min

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Lo sponsor luminoso che di sera fa bella mostra di sé sulla torre dell’orologio del Castello Estense? Una c….a pazzesca per la presidente della Provincia Barbara Paron.

La Provincia, proprietaria del monumento simbolo di Ferrara, si chiama fuori dal progetto di illuminazione serale del Castello con vari colori.

Da qualche giorno infatti il suo telefono riceve diverse chiamate e messaggi, nei quali “mi chiedono “se la Provincia abbia perso il lume della ragione”.

La presidente chiarisce che lei, e l’ente che rappresenta, non sono responsabili della sponsorizzazione. “Dal 2014, attraverso apposita convenzione, è il Comune di Ferrara a gestire il Castello e nessuno ha chiesto alla Provincia cosa pensasse della bontà di questo progetto. Come presidente mi è stato solamente chiesto di autorizzare l’uso dell’imbarcazione nel fossato per l’istallazione dell’impianto. Ho immediatamente dato il nulla osta dell’amministrazione, limitandomi a chiedere alcune prescrizioni tese alla salvaguardia del monumento”.

E ora ecco quella che la stessa Paron definisce “una caduta di stile per la quale, fuor di eufemismo, verrebbe da utilizzare parole del tutto simili a quelle dette dal ragioniere Ugo Fantozzi vittima dell’ennesima proiezione del film La corazzata Potëmkin”.

La presidente si chiede cosa succederebbe da domani “se chiunque domandasse, pagando naturalmente, di farsi pubblicità sui muri del Castello, trasformandolo in una nuova edizione di Carosello”.

A questo punto la polemica è presto servita: “Mi piacerebbe sapere in proposito l’opinione del neopresidente di Ferrara Arte, Vittorio Sgarbi, che, senza voler fare paragoni impropri, la primavera scorsa ha tuonato contro lo scempio che si stava compiendo sui palazzi Diamanti e Massari. Mi piacerebbe sapere cosa pensano anche associazioni come quella delle città Unesco, visto che il Castello Estense fa parte di cotanto patrimonio dell’umanità. E gradirei conoscere pure il parere di autorità pubbliche, istituzionalmente preposte alla tutela del nostro patrimonio monumentale e architettonico”.

“E sarei infine curiosa di sapere – chiude – cosa pensano intellettuali, esperti e critici d’arte ferraresi, rispetto a ciò che a me pare un lampo di genio, per l’autore del quale mi piace pensare sorte del tutto analoga, tanto per rimanere in paragone cinematografico, a quella toccata sempre al ragioniere Ugo Fantozzi, reo di avere fomentato la sommossa aziendale dopo l’ennesima proiezione del leggendario film di Eisenstein: crocefisso in sala mensa”

“Parliamo di un segnale luminoso che rimane acceso per mezz’ora ogni ora, dalle 17.30 a mezzanotte” ribatte Riccardo Cavicchi, direttore generale di Delphi International, organizzatore degli eventi di Natale e Capodanno.

Cavicchi fa notare che non si è assistito in passato a proteste o interpellanza “per i loghi giganteschi che da molto tempo compaiono, giustamente visto che gli sponsor hanno permesso di abbellire il monumento, sulla facciata della Cattedrale”.

Per il direttore di Delphi il discorso è chiuso: “è una polemica sterile, che non ha nessuna base. Se ci si attacca a questo vuol dire avere poco da dire”.

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