Politica
13 Novembre 2019
La titolare della delega ai servizi sociali: “Avviamo subito procedure per sospensione dipendenti"

Migranti. Indagine su dirigente prefettura e due interinali Asp. Assessore Coletti: colpa del Pd

di Redazione | 3 min

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“Ecco un’altra delle nefaste conseguenze delle politiche scellerate sull’accoglienza del Pd che Ferrara non meritava. La nostra amministrazione, come ovvio, non era al corrente di nulla e provvederemo quanto prima a mettere in sicurezza i servizi”.

L’assessore alle Politiche Sociali Cristina Coletti commenta così l’indagine in corso nei confronti di due dipendenti interinali in forza all’Asp per quel che riguarda l’accoglienza di migranti.
“Davanti all’emergere di ipotesi gravi come quelle che paiono delinearsi e che coinvolgerebbero direttamente dipendenti di Asp impegnati nella gestione delle strutture di accoglienza utilizzate per i richiedenti asilo, non possiamo che assumere una posizione ferma a garanzia dell’azienda e del funzionamento del servizio”.

L’assessore ricorda che il rapporto tra Prefettura e Asp “era sancito da una convenzione con scadenza annuale siglata dalla precedente amministrazione” che, prevedeva la mediazione dell’ente nell’individuazione e nella gestione delle strutture in particolare per quanto riguarda i rapporti con i proprietari privati che mettevano a disposizione gli immobili. La convenzione non è stata rinnovata già dalla precedente amministrazione e con l’avvio e l’aggiudicazione dei nuovi bandi la Prefettura sta assumendo progressivamente la gestione diretta dell’accoglienza.

“Il rapporto tra Asp e Prefettura nella gestione dell’accoglienza – spiega ancora Coletti – è dunque in dismissione. Purtroppo, però, nonostante i referenti dell’azienda fossero a conoscenza delle indagini in corso già dallo scorso 18 ottobre, l’amministrazione comunale non è stata tempestivamente informata della situazione, fatto che aggrava la posizione di parte offesa che riguarda il Comune che, insieme agli altri Comuni soci, ha nominato soltanto una settimana fa il nuovo amministratore unico, che ora dovrà farsi carico della situazione”.

“Per sgombrare il campo da ogni dubbio abbiamo concordato con il nuovo amministratore unico dell’azienda, Mario Angiolillo, di dare mandato a un legale per verificare l’attuale situazione in carico ad ogni singolo attore coinvolto e di avviare le procedure per la sospensione cautelativa dalle mansioni ricoperte e dal lavoro per tutte le figure interessate”, spiega ancora Coletti.

L’assessorato ha, inoltre, deciso di annullare la premiazione che doveva avvenire il prossimo 14 novembre in occasione del Patto per Ferrara, considerato che tra le cooperative premiate figura anche la cooperativa sociale Vivere Qui : “Proprio a questa cooperativa che risulta tra quelle ancora oggetto di indagine la precedente amministrazione aveva deciso di conferire il premio Cittadinanza Sociale d’impresa del valore di 2000 euro”, conclude l’assessore.

Sulla vicenda giudiziaria interviene anche l’Ausl che in una nota fa sapere che per un caso di omonimia tra una sua dipendente e una degli indagati, “sono diverse le richieste informazioni e segnalazioni ricevute oggi dall’azienda sanitaria di Ferrara”.

La direzione aziendale si dichiara estranea ai fatti e precisa che “nessun dipendente dell’Asl è coinvolto nelle indagini della Procura sul tema dell’accoglienza profughi, resa pubblica oggi sulle principali testate giornalistiche locali. Ci teniamo a tranquillizzare la popolazione ferrarese e la stessa dipendente, cosicchè si possa continuare a lavorare con la consueta serenità, indispensabile nella pratica sanitaria quotidiana”.

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