Era scaduto ormai da quasi un anno intero, ma dopo intensi mesi di negoziazione tra le parti è stato rinnovo del contratto integrativo provinciale di lavoro unico delle imprese edili.

L’intesa è stata ragiunta tra le associazioni datoriale di Ferrara – Ance, Cna Costruzioni, Confartigianato, Legacoop Estense, Confcooperative, Agci – e le organizzazioni sindacali Fillea-Cgil, FIlca-Cisl e Feneal-Uil.

Il rinnovo riguarda circa 4.000 lavoratori del settore iscritti alla Cassa Edile di Ferrara. I sindacati esprimono “profonda soddisfazione per l’intesa raggiunta che conferma l’intero impianto normativo del testo ma al contempo aggiorna il meccanismo del premio variabile che tiene conto, ai fini della sua misura e corresponsione, dell’andamento congiunturale del settore edile provinciale, correlato ai risultati conseguiti in termini di produttività, qualità e competitività”.

L’intesa prevede l’aumento in termini economici di tutte le prestazioni/assistenze già esistenti per i lavoratori iscritti alla Cassa Edile di Ferrara con l’inserimento della nuova prestazione “’Assegno di studio” per gli studenti che frequentano le scuole elementari.

Nell’intesa viene prevista un importo una tantum di euro 150 per tutti i lavoratori assunti almeno dal 1° gennaio 2018 da erogare entro il 31 dicembre di quest’anno a tutti i dipendenti con contratto a tempo indeterminato.

“Il rinnovo di questo contratto – affermano ancora i sindacati – dimostra che si può sfidare la crisi con imprese responsabili valorizzando il lavoro, la legalità e la sicurezza, cercando di contrastare alcuni comportamenti sempre più frequenti nei cantieri edili come la mancata applicazione dei Ccnl edili a favore di contratti meno onerosi non attinenti alla reale attività di impresa e al luogo dove essa viene svolta, l’abuso nell’utilizzo di forme di lavoro autonome che nascondono lavoro di tipo subordinato, l’ utilizzo, in certi casi, di ‘Ccnl pirati’ siglati da organizzazioni non rappresentative del settore”.

Feneal-Uil, Fillea-Cgil e Filca-Cisl ribadiscono la volontà di “dare battaglia contro l’elusione contrattuale e il lavoro nero, chiedendo il rafforzamento del Durc, la diffusione della congruità, l’attuazione della Patente a punti e l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro. Indispensabile, inoltre, una reale riforma del Codice degli Appalti, che riduca il ricorso al subappalto e il numero delle stazioni appaltanti e favorisca il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”.