Politica
19 Settembre 2019
I consiglieri dem denunciano la totale assenza di trasparenza su costi, azioni di mediazione sociale e misure a sostegno

Il Pd in Regione: “Campo nomadi di Ferrara, dalla Lega tante parole e pochi fatti”

di Redazione | 2 min

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“Per una città che sappia guardare lontano”, questo lo slogan della lista civica Ferrara Futura del candidato sindaco Daniele Botti, che spicca in mezzo alle bancarelle di cibo della tradizione ferrarese in un fucsia sgargiante. A raccogliere le firme e spiegare ai passanti il programma elettorale i candidati della lista e Botti in compagnia del deputato di Italia Viva Luigi Marattin

Occorre un sindaco che lavori per il futuro di questa città

I Civici intervengono su una città che invecchia e con i giovani troppo spesso costretti a emigrare. "Lo stesso 'Patto per il lavoro e per il clima - Focus Ferrara' sottoscritto nel 2021 dalle istituzioni e parti sociali ferraresi riconosce la crisi demografica, insieme all’emergenza climatica, come il principale problema da affrontare e individua gli interventi per affrontarla, ma è rimasto lettera morta"

«Avevamo chiesto alla Giunta leghista guidata da Alan Fabbri quali soluzioni concrete avevano intenzione di adottare per il campo nomadi di via delle Bonifiche a Ferrara. Sono passati quasi 2 mesi e tutto tace».

Lo dicono dalla Regione Emilia-Romagna, i consiglieri Pd Antonio Mumolo, Paolo Calvano, Marcella Zappaterra, e il capogruppo Stefano Caliandro.

«Il vicesindaco Nicola Lodi, aveva annunciato di voler chiudere il campo nomadi con un’ordinanza entro luglio, ma ha realmente preso in considerazione il rispetto delle esigenze di queste famiglie, dei soggetti più fragili, come i minori, i disabili e gli anziani? – incalzano i dem –. Pare di no, visto che alle domande poste l’amministrazione non fornisce alcuna indicazione. Il Comune ha risposto solo che 13 persone sono state collocate a Monestirolo, ma non ha risposto in merito alla collocazione dei restanti nuclei familiari e nemmeno sulla loro consistenza numerica e sulla presenza o meno di minori, disabili e anziani».

Inoltre, aggiungono i dem: «il Comune di Ferrara non specifica quali siano le misure abitative che si intendono attivare a regime e su lungo periodo, visto che si parla solo di collocazione “in via straordinaria”. Infine, c’è la totale assenza di trasparenza sui costi, sull’attivazione di azioni di accompagnamento e mediazione sociale e sulla previsione di misure a sostegno di queste famiglie. Di fronte a questa situazione vediamo la totale incapacità dell’amministrazione leghista nel dare risposte ai ferraresi ma soprattutto preoccupa la mancanza di limpidezza che questa Giunta ha nei confronti dei cittadini. I ferraresi meritano risposte su costi e ricollocazione delle famiglie”.

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