Attualità
16 Settembre 2019
Al via i lavori post sisma alla Chiesa di Santa Maria della Consolazione. Il cantiere terminerà nel 2021

Seicento giorni per restaurare uno dei simboli del terremoto

di Redazione | 2 min

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Come noto, Il sisma del maggio 2012 ha recato danni a edifici storici e monumenti della città: tra questi è inclusa la Chiesa di S. Maria della Consolazione situata in Via Mortara, dichiarata inagibile a causa degli ingenti danni strutturali. La Chiesa, considerata una delle ultime opere di Biagio Rossetti, fu voluta da Ercole I d’Este e venne costruita tra il 1501 e il 1524, rientrando a piena regola nel periodo storico dell’Addizione Erculea.

“Nonostante l’elevato interesse storico di Santa Maria della Consolazione, questo rimane purtroppo un luogo poco conosciuto – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Maggi -. Questa chiesa merita assolutamente la riapertura e di poter essere visitata. Per poterlo realizzare, possiamo contare su un triplice finanziamento, con i fondi post-sisma della Regione Emilia-Romagna (1.328.132 euro) ai quali si sono aggiunte una quota dei fondi assicurativi ricevuti dal Comune (150.000 euro) e risorse del Mibac per il ‘Ducato Estense’ (700.000 euro). Il Comune di Ferrara ha già effettuato 75 interventi post sisma, grazie ad un fondo complessivo di 45 milioni di euro tra Comune, Regione e donazioni, metà dei quali sono già stati assegnati”.

I lavori non riguarderanno solo il consolidamento strutturale, bensì sarà effettuata una completa operazione di restauro: tra queste, verranno riparate e consolidate le murature, le volte e l’arco trionfale. Verrà consolidata la copertura della navata laterale destra, con connessione migliorata alla facciata. La copertura sarà migliorata negli elementi di connessione e sarà consolidata la struttura muraria della cella campanaria.

Verranno anche ripristinate le superfici di finitura dell’interno della chiesa, con particolare attenzione volta alle superfici decorate, oltre alla costruzione di una rampa d’accesso dall’ingresso sud e all’adeguamento dell’impianto elettrico e di riscaldamento, grazie alla posa di pedane. Inoltre, verranno sostituiti i serramenti delle finestre delle navate laterali, recuperati i portoni d’ingresso nord e ovest. Infine, si interverrà per dotare nuovamente la Chiesa di arredi sacri, consentendone la riapertura al culto.

I lavori, partiti il 3 settembre 2019 con durata prevista di 600 giorni e termine per il 25 aprile 2021, saranno curati dai progettisti: arch. Beatrice Querzoli, dai collaboratori esterni arch. Andrea Malacarne, dal dott Giuseppe Lipani, arch. Ingrid Prosser, arch. Francesca Pasqual, ing. Massimo Muzzioli, ing. Beatrice Bergamini, ing. Paolo Trapella, arch. Monica Matteotti.

L’impresa esecutrice è la CobarGroup s.p.a di Altamura, già artefice di lavori ad edifici storici come La Reggia di Caserta, il Palazzo Reale e il Teatro San Carlo di Napoli.

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