Comacchio
18 Agosto 2019
Piccata replica dell'agenzia casa alla denuncia di una cittadina: "Pretendono i lavori senza pagarli, abitare in un alloggio pubblico richiede diritti ma anche doveri"

Appartamenti Acer senza manutenzione? Ma a causare il blocco erano i proprietari del condominio

di Redazione | 3 min

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Comacchio. “Una palazzina Acer in stato di degrado e abbandono, con i fili dell’alta tensione che toccano il ferro del cemento armato”: questa la denuncia di una donna comacchiese, che si è rivolta alla stampa per segnalare i problemi in un condominio a Comacchio, una “cosa pericolosa di cui Acer Ferrara è al corrente da tantissimi anni e che lascia in balia di pericolo 4 famiglie che risiedono nella palazzina. Comune, Acer, Carabinieri sono al corrente della grave situazione da anni. Un residente ha sporto denuncia perché gli era caduto del calcinaccio in testa procurandogli 10 punti di sutura”.

La situazione però secondo Acer (e come viene confermato anche dai verbali delle assemblee di condominio) è piuttosto diversa, dal momento che da quanto risulta l’agenzia per la casa ha proposto durante almeno due assemblee condominiali il finanziamento dei lavori di manutenzione, scontrandosi però con i no di altri proprietari immobiliari nel condominio.

Secondo Acer, “nel giugno del 2017, in occasione di un fortunate, si verificò un incidente con caduta di calcinacci dal tetto e lesioni lievi ad un residente, che costarono una denuncia al dirigente tecnico di Acer. Ovviamente Acer si attivò con la prima messa in sicurezza del palazzo e intimò all’amministratore di fare quanto di sua competenza, dando la disponibilità a farsi carico del costo dei lavori pro quota (10 alloggi pubblici su 12)”.

A distanza di tempo, nonostante i solleciti, “non sono stati eseguiti i lavori a cura dell’amministratore” spiega Acer che, a seguito delle lamentele di alcuni inquilini, ha convocato una prima assemblea il 9 aprile scorso per la sostituzione dell’amministratore, così da dare corso alla ristrutturazione delle palazzine. Ma “a questa assemblea si sono presentati in tre, nessuno dei due proprietari, e i presenti hanno rifiutato la nomina di un amministratore. Tuttavia, pretenderebbero che Acer facesse i lavori di manutenzione straordinaria”.

Copione analogo si è verificato nella successiva assemblea del 16 luglio scorso, dove secondo l’agenzia “sono intervenuti in quattro residenti, e oltre a litigare tra loro, i presenti hanno nuovamente rifiutato la nomina di un amministratore, mentre l’unico proprietario presente ha negato la disponibilità a pagare la sua quota di lavori. Tuttavia, hanno chiesto ad Acer di risolvere tutti i problemi esistenti, dalla manutenzione straordinaria agli abusi edilizi da loro stessi realizzati. Orbene, Acer è assolutamente intenzionata a gestire le problematiche di sicurezza e manutentive di queste palazzine, ma serve la collaborazione di tutti i residenti. Abitare in un alloggio pubblico e più in generale abitare in un condominio, comporta diritti ma anche doveri”.

Al termine di queste diatribe, Acer ha nominato d’ufficio un amministratore professionista ai sensi dell’articolo 21 del regolamento condominiale tipo dei fabbricati di Erp, a cui ha dato come priorità la presentazione in assemblea di preventivi per eseguire i lavori.

“I proprietari – scrive Acer – non possono esimersi dal partecipare a queste spese, e gli inquilini assegnatari non possono rifiutare la costituzione formale del condominio, unico strumento giuridico possibile per una corretta gestione delle parti comuni e delle relative spese. Intendiamo portare fino in fondo questa decisione, anche a costo di intraprendere percorsi legali, forti della normativa vigente e della recente legge 14 giugno 2019 n.55 (amministratore di condominio giudiziario). Per chiudere, invitiamo la signora ad informarsi meglio prima di fare esposti ai giornali”.

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