Ricorso per palazzo dei Diamanti? No grazie. La giunta comunale di Ferrara ha deciso di rinunciare alla “prosecuzione del processo di merito avanti al Tribunale Amministrativo regionale per l’Emilia Romagna” relativamente al ricorso – presentato dall’amministrazione Tagliani nell’aprile scorso – circa il progetto per la realizzazione di un nuovo padiglione nel giardino del Diamanti.
Con questo ricorso il Comune chiedeva “l’annullamento, previa sospensione”, di atti e provvedimenti riguardanti il progetto, pervenuti nel gennaio e nel febbraio scorsi allo stesso Comune dal direttore generale Archeologia, belle arti e Paesaggio del Mibac e dalla competente Soprintendenza.
Non se ne fa più nulla: con un atto di orientamento, infatti, sindaco e assessori nella prima riunione di giunta tenutasi martedì mattina in municipio, hanno deciso di ritirare il ricorso, dopo la conferma della bocciatura da parte della Soprintendenza che non ha autorizzato la costruzione del moderno padiglione di passaggio tra le due ali del palazzo rossettiano.
La manovra non deve stupire: già in campagna elettorale, nel corso di un confronto tra candidati sindaco su cultura e turismo, la posizione del centrodestra è stata tranciante: “L’esempio concreto del fallimento dell’amministrazione” lo ha definito Andrea Maggi, secondo il quale “il Comune credo abbia sbagliato a fare ricorso, e poi non si può parlare di turismo con la zona della stazione messa in questo modo”.
“La rinuncia al ricorso da parte del Comune – afferma il sindaco Alan Fabbri – è un atto dovuto: non avrebbe senso insistere in un percorso giudiziario amministrativo, peraltro oneroso, avviato dalla giunta Tagliani per mera strumentalizzazione politica in fase pre elettorale. Dopo la bocciatura arrivata dal Mibac, il Tar si era già espresso in linea con il Ministero negando al Comune la sospensiva sullo stop al progetto”.
“Il tentativo della precedente amministrazione di opporsi al diniego si è scontrato evidentemente con giudizi di merito tecnico – prosegue il primo cittadino -. Ora è il momento di guardare avanti per individuare gli strumenti giusti con l’obiettivo di valorizzare al massimo le potenzialità di Palazzo Diamanti e di tutto il nostro ricco patrimonio monumentale e museale”.
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