Politica
23 Maggio 2019
Zagatti, Barberis e Zanirato interrogano gli amministratori

Clara, le cinque domande dei sindacati ai sindaci

di Redazione | 2 min

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“Per una città che sappia guardare lontano”, questo lo slogan della lista civica Ferrara Futura del candidato sindaco Daniele Botti, che spicca in mezzo alle bancarelle di cibo della tradizione ferrarese in un fucsia sgargiante. A raccogliere le firme e spiegare ai passanti il programma elettorale i candidati della lista e Botti in compagnia del deputato di Italia Viva Luigi Marattin

Occorre un sindaco che lavori per il futuro di questa città

I Civici intervengono su una città che invecchia e con i giovani troppo spesso costretti a emigrare. "Lo stesso 'Patto per il lavoro e per il clima - Focus Ferrara' sottoscritto nel 2021 dalle istituzioni e parti sociali ferraresi riconosce la crisi demografica, insieme all’emergenza climatica, come il principale problema da affrontare e individua gli interventi per affrontarla, ma è rimasto lettera morta"

(foto di archivio)

“E bravi i sindaci dell’Alto Ferrarese che ancora una volta scelgono di rispondere al “popolo” attraverso la stampa ignorando quelli che sono i reali problemi che legano al territorio le politiche societarie di Clara”. La provocazione viene dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Ferrara – Cristiano Zagatti, Bruna Barberis e Massimo Zanirato – che da tempo chiedono un “confronto per ragionare sulle divergenze, ormai conclamate, tra parte della proprietà societaria e società partecipata”.

I sindacati scelgono così la strada della stampa per rivolgere agli amministratori “cinque domande che avremmo voluto fare personalmente” e che pubblichiamo in maniera integrale.

“Avete scelto di proporvi in maniera antitetica rispetto a votazioni di un organismo collegiale che hanno determinano un giudizio sull’operato societario e sulle future politiche riorganizzative: avete in mente un piano alternativo a quello proposto, che possa produrre risultati quantomeno vicini agli standard da voi richiesti?

Perché, coerentemente con la vostra scelta di bocciare le soluzioni di riorganizzazione dei servizi proposte dalla società a partecipazione pubblica, anziché inviare diffida a non applicarle non avete scelto la strada di sfiduciare il management aziendale che non propone soluzioni per voi ragionevoli e funzionali ai vostri obiettivi?

Avete mai pensato di promuovere incontri con i lavoratori per spiegare che le vostre soluzioni oltre a portare vantaggi al “popolo”, di cui essi stessi sono parte, non metteranno in discussione le loro condizioni occupazionali?

Avete esplorato e cercato di capire se sul territorio esistono alternative realmente interessate ad acquisire il servizio che quotidianamente mettete in discussione?

È vostra intenzione perseguire una politica di riorganizzazione delle società partecipate così come avvenuto nel settore della distribuzione del gas nei comuni dell’Alto Ferrarese?

“Chissà se coglieranno l’occasione per trattare un poco il merito o se sceglieranno la continua e stancante propaganda” è la chiosa critica di Zagatti, Barberis e Zanirato.

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