Copparo
13 Aprile 2019
Approfittava della sua avvenenza e della ingenuità delle anziane vittime per derubarle

Arrestata alla frontiera la bella dell’‘abbraccio fatale’

di Redazione | 2 min

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Copparo. Le sue vittime erano donne anziane. Approfittava della sua avvenenza e della loro ingenuità e vulnerabilità per derubarle.

Ma, dopo aver colpito in mezza provincia di Ferrara (avrebbe colpito in città, a Copparo, Tresignana e Argenta), una donna di 29 anni, di nazionalità rumena, ha finito la sua corsa ieri, 12 aprile, alla frontiera di Ventimiglia, mentre cercava di riparare in Francia.

La giovane, in fuga, è stata arrestata sulla base di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Ferrara Carlo Negri nel novembre 2018 su proposta del pubblico ministero Andrea Maggioni.

La misura restrittiva era stata emessa al termine di una attività investigativa del Nucleo operativo e radiomobile dei Carabinieri di Copparo, scaturita da una serie di denunce presentate da anziane vittime di furti perpetrati con la tecnica “dell’abbraccio”.

La donna arrestata sceglieva le sue vittime partendo dalla loro ricerca nelle zone più rurali ed isolate. Le malcapitate dovevano essere sempre di età avanzata; una volta individuata la vittima, la 29enne la avvicinava salutandola e la abbracciava.

A questo punto, approfittando della bontà della persona avvicinata e di un momento di smarrimento, le sfilava dal collo o dal polso le collane e i bracciali d’oro dandosi poi alla fuga.

Solo in un secondo momento, tornate a casa, le vittime si accorgevano che l’abbraccio della bella ragazza era stato solo il motivo per impossessarsi dei monili d’oro, spesso dei veri e propri ricordi affettivi legati a parenti.

I reati contestati vanno da aprile a settembre del 2018 e, almeno in quattro occasioni, i carabinieri di Copparo sono riusciti a giungere alla sua identificazione. Il bottino complessivo è stato quantificato in 8.000 euro.

“Purtroppo non tutti i reati subiti vengono denunciati – avverte una nota dell’Arma -, magari per vergogna, pertanto riteniamo sia doveroso porre alla pubblica attenzione questa problematica sociale, che vede soggetti passivi di questo odioso reato le donne e gli uomini spesso appartenenti alle fasce più deboli della popolazione; da qui l’invito a denunciare sempre questi reati ed a seguire le conferenze informative tenute dagli appartenenti all’Arma dei Carabinieri”.

Per la cronaca la donna, che risultava domiciliata a Milano, lo scorso anno al momento della notifica dell’ordinanza in carcere si era resa irreperibile e solamente ieri sera, mentre stava attraversando il confine per fuggire in Francia, è stata arrestata e portata nel carcere femminile di Genova a disposizione dell’autorità giudiziaria di Ferrara.

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