Cronaca
30 Marzo 2019
Il 37enne dopo l'accompagnamento in ospedale è stato arrestato per spaccio e resistenza dai carabinieri

Fermato dai carabinieri ingerisce 10 ovuli di cocaina

di Redazione | 2 min

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"Ci ha rovinato l'esistenza, ci ha messo a dura prova, minando la serenità della nostra famiglia, ma io credo nella giustizia". A parlare in aula è il marito della donna di 56 anni che, tra il 2019 e la fine del 2023, per cinque lunghi anni, secondo l'accusa, soprattutto davanti alla scuola primaria dell'Alto Ferrarese dove lei insegnava, sarebbe stata perseguitata da un uomo di 80 anni

Pur di non essere colto in flagranza di reato ha ingoiato diversi ovuli di cocaina, ma non ha potuto comunque evitare l’arresto.

Ad arrestare K.O., un 37enne cittadino del Togo con precedenti, sono stati i carabinieri della stazione di Pontelagoscuro, nella tarda serata di giovedì. Carabinieri che, dopo aver accompagnato lo straniero al pronto soccorso dell’ospedale di Cona, hanno atteso l’espulsione dei 10 ovuli ingeriti.

L’operazione è stata messa a segno dai militari di Pontelagoscuro, in collaborazione con il personale dell’esercito (Reggimento Genio Ferrovieri di stanza a Castel Maggiore), attorno alle 21.15 in via Porta Catena (zona Gad) nel pressi del supermercato Eurospin. Quando gli uomini dell’Arma hanno proceduto al controllo del 37enne, questi ha cercato ripetutamente di divincolarsi spintonando i militari. Non riuscendo nel suo intento, ha quindi deglutito ciò che aveva in bocca, cioé nove piccoli ovuli di stupefacente, altrettante dosi che evidentemente si apprestava a cedere a consumatori. Nello stesso tempo ha estratto da una tasca dei pantaloni due piccoli involucri di cellophane portandoseli alla bocca, riuscendone a ingoiare solo uno, mentre l’altro, contenente 0,5 grammi di cocaina, è caduto a terra ed è stato recuperato dai militari.

L’uomo è stato dichiarato in stato di arresto per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e accompagnato all’ospedale di Cona dove, dopo gli esami, è stata accertata la presenza nel suo stomaco dei 10 ovuli ingeriti.

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