Cento. “Un esempio di gestione pubblica frutto di scelte politiche per me errate, di tempi biblici della burocrazia, di retorica e incapacità”: è questo il giudizio del consigliere Marco Mattarelli del gruppo Libertà per Cento, che accusa “l’apparato propagandistico del sindaco Toselli” di aver presentato una cifra decisamente al ribasso sui costi dei lavori per le scuole Pascoli (1,4 milioni di euro secondo l’amministrazione).

Una cifra alla quale secondo Toselli andrebbero aggiunti altri costi che dal momento del sisma si sono aggiunti per consentire la prosecuzione dell’attività scolastica: primo tra tutti quello “dell’affitto della scuola di Corporeno in sostituzione delle Pascoli, per complessivi 5,2 milioni di euro fino al 2020. A tale somma va aggiunto l’acquisto della porzione di fabbricato adibito a scuola materna di 427 metri quadrideliberata dal consiglio comunale del 29/12/2014 per la cifra di euro 696mila euro. Traendo le somme complessive, visto il capitolato speciale di appalto, il ritorno alle scuole Pascoli costerà indirettamente alla comunità 7.833.336 euro. Tale è la cifra che si ottiene sommando gli affitti pagati per scuole di legno di Corporeno , l’acquisto della porzione di materna ed il ripristino delle Pascoli ai costi annunciati oggi”.

“Tutti sanno – afferma Mattarelli – che fu fatta la scelta della costruzione della scuola di Corporeno in legno e questa decisione fu avallata dal consiglio comunale nr. 83 del 9/8/2012 con il mio solo voto di astensione dopo una lunga requisitoria di 37 minuti sui dubbi in merito a tale scelta giudicata obbligata dalla allora amministrazione”.