Ostellato
13 Febbraio 2019
Presto ci potrebbero essere nuove posizioni aperte, ma c'è carenza di tecnici. Maiarelli: "La carenza di ingegneri è drammatica"

Zf di Ostellato premiato come miglior stabilimento del gruppo. E si punta all’ampliamento

di Redazione | 3 min

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Se troppo spesso la provincia di Ferrara in ambito industriale viene messa in risalto in negativo, dalle parti di San Giovanni di Ostellato hanno di che andare fieri. Lo stabilimento ostellatese del gruppo Zf, infatti, è risultato il più performante del 2018 fra i 265 presidi sparsi per il globo appartenenti all’azienda tedesca.

Un successo che “dà onore e orgoglio alla forza lavoro e al territorio”, enfatizza Gil Goncalves, direttore generale Zf Group – Trw Automotive Italia, che ne approfitta per elogiare “il tessuto industriale italiano”, da invidiare perchè “dedizione e flessibilità sono benefici di cui non godono altri paesi come Germania, Francia e Inghilterra”.

Nessuno si aspettava una tale riconoscenza, nemmeno i vertici dello stabilimento di San Giovanni di Ostellato che hanno saputo della notizia via email il giorno della vigilia di Natale. Come sostiene il vicepresidente di Confindustria Emilia Riccardo Maiarelli, però, parlare di dono natalizio sarebbe quasi ingeneroso: “E’ giusto sottolineare che il regalo ve lo siete fatti voi. E’ il riconoscimento di un lavoro e di un impegno che viene da un territorio non particolarmente adatto all’industria, per una serie di questioni come costo del lavoro, burocrazia, mancanza di infrastrutture e una serie di fattori che non semplificano la vita degli imprenditori”. Grazie al “capitale umano”, secondo Maiarelli l’esempio ferrarese è il “decretare che esiste una capacità produttiva in Italia che riesce a superare tutti gli altri ostacoli”.

Il riconoscimento, inoltre, porta in dote una serie di cose che vanno nella direzione dell’aumento dell’indotto, non prima però di aver ampliato l’area produttiva. “In ballo c’è un progetto di ampliamento: 600mq sono già stati approvati, la settimana prossima sarò in Spagna per vedere se ci lasciano fare una zona da 2000mq che abbiamo da costruire” anticipa Goncalves.

Non sarà facile – l’azienda è attiva nell’automotive e da un mese c’è lo scoglio “della contrazione dei volumi del 20% da parte del mercato cinese” dice il dirigente -, ma se tutto andrà come auspicato, ben presto l’industria si allargherà anche dal punto di vista del personale. “Adesso ci sono 380 dipendenti, è un numero alto per il territorio, ma basso per il volume di affari che facciamo” precisa Luca Zaghi, direttore Hr Zf Group – Trw Automotive Italia.

Lo stesso Zaghi lancia un monito, svelando che c’è la “caccia agli operatori su macchine utensili e agli ingegneri, che Unife sforna ma non a sufficienza rispetto a quelli che cerchiamo sul territorio”. “La carenza di ingegneri è drammatica” si aggiunge Maiarelli, che auspica un nuovo modo di pensare da parte dei giovani, e del mondo scolastico: “L’orientamento per l’università andrebbe fatto con le famiglie, già dalle scuole medie. Manca una seria programmazione degli studenti, della necessità delle imprese. Dobbiamo sempre considerare che l’Italia è la seconda manifattura europea dopo la Germania”.

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