di Simone Pesci

Coach Spiro Leka ha avuto poco tempo per insediarsi al timone della Bondi, ma nonostante ciò la sconfitta casalinga con Montegranaro ha dato dei segnali incoraggianti. Che dovranno necessariamente manifestarsi nuovamente domenica, quando il Kleb Basket sarà in Sardegna per affrontare Cagliari.

Ferrara, ultima, è a quota 10, i sardi, in netta ripresa dopo un avvio disastroso, si sono assestati a 12 punti, e il prossimo match sarà un crocevia determinante per le ambizioni di salvezza delle due compagini. “Siamo consapevoli – ribadisce coach Leka – che ci aspetta una partita che è quasi uno spareggio. Dimentichiamo la gara di Cagliari con Treviso, appena hanno visto che era in fuga hanno tirato i remi in barca per iniziare a pensare alla gara dopo. Noi abbiamo chiesto un passo in avanti, l’abbiamo visto ma adesso ne serve un altro per non tornare a mani vuote e per compattarci ancor di più, perchè compatti sappiamo che possiamo affrontare tutti”.

Il tecnico albanese predica calma, perchè “è importante che siamo sereni”, e soprattutto chiede ai suoi che tirino fuori tutto quello che hanno – “servirà una prova d’orgoglio” – per “ricompattarsi anche con la nostra gente”. Un primo obiettivo, intanto, è stato già raggiunto, svela Leka: “Il lavoro di testa è servito, i ragazzi si sono concentrati sui compiti immediati. Siamo riusciti a sgombrare la testa, adesso cerchiamo una vittoria che può aprire un altro scenario”.

L’ultimo pensiero prima di salire sull’aereo che porterà Fantoni e compagni sull’isola è per i tifosi stoici, quelli che seguiranno il Kleb nella trasferta più lunga dell’anno: “Li abbraccerei a distanza. Far vedere questo attaccamento quando la squadra è con il sedere per terra è tanta roba. Bisogna rispettarli dando il massimo e provandoci in tutti i modi”.