Economia e Lavoro
26 Gennaio 2019
Il 28 maggio possibili disagi alla Quisisana e alla Salus

Lunedì di sciopero nella sanità privata

di Redazione | 3 min

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Possibili disagi in vista alla Salus e alla Quisisana nella giornata di lunedì 28 gennaio per via dello sciopero regionale proclamato dai sindacati Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil Fpl nella sanità privata.

Lo sciopero per l’intera giornata riguarda un totale (potenziale) di circa 200 dipendenti e 191 posti letto gestiti (medicina, lungodegenza e chirurgia) nelle due strutture che danno risposta ai bisogni di salute dei cittadini insieme alle due aziende pubbliche Ausl e Azienda Ospedaliera.

“È un settore in cui il contratto nazionale di lavoro è scaduto nel 2007, vale a dire da ben 12 anni – spiegano i sindacati con una nota unitaria -. 
I dipendenti da allora non hanno avuto nessun aumento economico e nessun riconoscimento professionale malgrado sia evidente come queste aziende garantiscano prestazioni ‘pubbliche’ ai cittadini attraverso il fondamentale lavoro di infermieri, tecnici, operatori socio sanitari e personale amministrativo sempre più qualificato”.

“Queste aziende ‘private’, benché abbiano continuato a macinare utili anche in questi anni, dal 2007 negano il rinnovo contrattuale ai loro dipendenti –  continuano i sindacati -. 
Le organizzazioni datoriali vorrebbero infatti prima avere aumenti sulle tariffe dell’accreditamento per poi riconoscere aumenti ai lavoratori. Questo non è accettabile, soprattutto oggi che si sono sbloccati i contratti di settore, soprattutto dopo 12 anni di blocco assoluto degli stipendi e soprattutto perché gli utili generati ad oggi, che non evidenziano alcuna crisi del settore, sono il frutto del lavoro di quel personale che non ha minimamente visto riconosciuto il proprio lavoro.
In questi anni le aziende non si sono fermate nelle riorganizzazioni, non si è fermata la progressiva professionalizzazione dei professionisti che si sono visti anche caricare di ulteriori oneri economici come l’obbligatorietà dell’iscrizione agli ordini e della assicurazione professionale. 
Siamo dunque di fronte ad un impoverimento degli stipendi che non solo va fermato ma che deve recuperare il potere d’acquisto, senza contare il danno di natura previdenziale sulle future pensioni”.

I sindacati fanno sapere che “dopo lo sciopero del 28 verranno consegnate le firme che in questi giorni abbiamo raccolto tra i lavoratori delle strutture interessate a livello regionale, al presidente della Regione a cui abbiamo chiesto un incontro e ai rappresentanti di Aris e Aiop.
Il livello della mobilitazione non potrà che aumentare se non arriveranno risposte in tempi brevi”.

Sempre secondo quanto raccontano le organizzazioni sindacali “sono stati già fatti a livello nazionale oltre 16 incontri a partire dal 24 luglio 2017 ma non si intravede all’orizzonte una soluzione che invece va trovata in tempi rapidi. È evidente che le cose non possono andare avanti ancora a lungo così, nelle aziende sanitarie private c’è molta collera che potrebbe esplodere se non troverà il giusto riconoscimento superando l’ostruzionismo che soprattutto i grandi gruppi esercitano in sede di trattativa. Anche per questo dopo il Lazio abbiamo deciso di dare voce ai lavoratori della sanità privata nella nostra regione”.

Il 28 gennaio, in occasione dello sciopero, sono previsti presidi davanti a Salus alle ore 10 e Quisisana alle ore 11.15. I dipendenti che non potranno scioperare perché precettati per garantire i servizi essenziali indosseranno un adesivo a testimonianza dell’adesione allo sciopero.

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