Eventi e cultura
25 Gennaio 2019
Ferraresi in coda per l'inaugurazione della mostra in Castello. Tagliani: "Restituiamo un pezzo di pregio della nostra storia"

Inaugurati nuovi tesori in Castello, Asp: “Patrimonio di tutta la città”

di Elisa Fornasini | 2 min

Leggi anche

Pontelagoscuro. Rubano asce e squarciano le gomme alle auto

Altro raid vandalico a Pontelagoscuro. Dopo i danni al centro sociale "Il Quadrifoglio" di un paio di settimane fa, nella nottata tra venerdì 26 e sabato 27 aprile, alcuni vandali hanno preso di mira, danneggiandole in maniera seria, decine e decine di automobili, a cui hanno forato e tagliato le gomme

La denuncia. “Con l’apecar di Naomo attacca adesivi elettorali”

Sarebbe arrivato a bordo di una replica in formato propaganda elettorale del noto Apecar del vicesindaco Nicola Lodi e, dopo averlo parcheggiato, avrebbe affisso 16 adesivi elettorali a favore della ricandidatura di Naomo. Quindici li avrebbe attaccati all'interno del parcheggio del supermercato Penny Market di via Darsena, mentre uno su un palo della luce lungo la strada

Serpentone di ferraresi in coda per l’inaugurazione della mostra “Dipingere gli affetti: la pittura sacra a Ferrara tra Cinque e Settecento” al Castello Estense che fino al 26 dicembre mostrerà per la prima volta al pubblico, cittadino e forestiero, i tesori della collezione Orfanotrofi di proprietà dell’Asp, anzi, “di proprietà di tutta la città” come tiene a precisare la presidente dell’Azienda Servizi alla Persona Angela Alvisi.

Il percorso espositivo tra le 91 tele inedite rappresenta il terzo appuntamento de “L’arte per l’arte”, la rassegna promossa da Comune e Ferrara Arte dal 2014 per valorizzare il patrimonio storico e artistico della città reso inaccessibile dopo il terremoto del 2012. In questo caso si tratta di una quadreria pressoché sconosciuta che viene resa fruibile per la prima volta e ha già catturato l’attenzione di autorità civili e militari e di tanti ferraresi.

“È una mostra diversa dalle altre – annuncia il sindaco Tiziano Tagliani durante la cerimonia di inaugurazione di venerdì pomeriggio – perché ci fa viaggiare indietro nel tempo, in un pezzo della nostra storia di particolare pregio, quando dopo il concilio di Trento e la partenza degli Estensi, si è messa in moto una gara di generosità tra le famiglie nobili rimaste per aiutare gli orfanotrofi e gli altri istituti di carità”.

Ed è proprio da questi perduti luoghi di assistenza – come il conservatorio delle zitelle di Santa Margherita, il conservatorio femminile di Santa Barbara e l’Opera Pia della Povertà Generale, rappresentati nella ‘mappa della carità‘ incisa da Andrea Bolzoni nel 1747 – che provengono le opere, oggetto di un corposo intervento di restauro e manutenzione finanziato da Asp, Ferrara Arte e Cias in preparazione della mostra.

E mentre Angela Alvisi guarda già al futuro – “dopo aver fatto riemergere questi meravigliosi quadri dai depositi dei musei di arte antica, vorremmo riportare anche l’archivio storico in nostro possesso a disposizione della città” – il curatore Giovanni Sassu conduce i primi visitatori, tra cui il questore Giancarlo Pallini e il prefetto Michele Campanaro, alla scoperta di una “collezione straordinaria per quantità e qualità”.

Il percorso costellato di pale d’altare che si snoda tra l’ala sud e i camerini consente al pubblico del Castello, comprensivo nel prezzo del biglietto di 8 euro, di fare la conoscenza di artisti gloriosi quali Bastarolo, Scarsellino, Bononi, Venturini, Avanzi, Parolini, Zola e Caletti, considerato un “artista maledetto a servizio della religione”. In una mostra a servizio della città, tra welfare e cultura.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com