Attualità
9 Gennaio 2019
Appuntamento giovedì 10 gennaio in sala 2000 a Bondeno con Paola Mazza e Giovanna Bonura

“Café della Memoria”, tornano gli incontri per famiglie che convivono con la malattia psichiatrica

di Redazione | 2 min

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(immagine d’archivio di un precedente incontro)

Bondeno. Anno nuovo, ma formula consolidata de “Il Café della Memoria”, che si ripresenta per fornire nuovi spunti destinati ad aiutare chi, quotidianamente, convive con la malattia psichiatrica, e in particolare il morbo di Alzherimer.

Un progetto rivolto a famiglie e pazienti che convivono con questa patologia e organizzato con la collaborazione dell’associazione “Francesco Mazzucca” onlus, dell’Ausl e – nello specifico degli incontri svolti a Bondeno – dell’assessorato alle Politiche sociali.

Il 10 gennaio (ore 14,30), come consuetudine, avrà luogo l’incontro che si svolge da qualche tempo a questa parte alla sala 2000. Con tanto di momento conviviale (un caffè e una merenda di gruppo) che ha un valore simbolico importante nel cementare la relazione tra persone che condividono un problema e un percorso.

«Sul fronte degli anziani e della malattia psichiatrica – spiega l’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti – ci stiamo muovendo per offrire nuovi servizi. Il Café della Memoria, nello specifico, si propone di offrire una panoramica di questi ultimi e delle possibilità offerte oggi sul territorio al malato e alla sua famiglia. La quale, molto spesso, è alle prese con una condizione di isolamento sociale».

Il morbo di Alzheimer è una patologia che, assieme alla demenza senile, colpisce attualmente 2500 persone in provincia di Ferrara. La malattia è tuttora incurabile, ma con la prevenzione e un’adeguata informazione alle famiglie è possibile ritardare la comparsa di alcuni sintomi e migliorare notevolmente la qualità della vita delle persone.

La dirigente del settore socio-scolastico, Paola Mazza, e l’assistente sociale Giovanna Bonura entreranno nel merito delle politiche attive. Per esempio, spiegando come si svolge l’assistenza domiciliare integrata e come funziona l’assegno di cura. Oppure le forme di istituzionalizzazione, mediante le graduatorie per accedere alle residenze sanitarie assistite per anziani. Poi, ancora, si parlerà del tema delle “dimissioni protette” o “difficili” dai plessi ospedalieri e dell’attivazione dei servizi gratuiti a beneficio degli anziani. Insomma, tutto quanto è importante sapere, quando occorre per fronteggiare la malattia mentale dell’anziano.

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