Comacchio
18 Dicembre 2018
I consiglieri interrogano la giunta sulla legittimità dell'iter di ristrutturazione: "A che gioco state giocando?"

Ex Cercom. Question time in Regione, critici Bertani (M5S) e Taruffi (SI)

di Redazione | 3 min

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di Giuseppe Malatesta

Comacchio. Mentre a livello locale la sinistra politica (Prc in questo caso) resta fuori dal dibattito sulla Ex Cercom sull’esempio del Partito Democratico, in Regione il consigliere di Sinistra Italiana Igor Taruffi si dichiara “vigile” sull’iter di ampliamento e ristrutturazione dello stabilimento di proprietà di Sacmi, mettendone in dubbio la legittimità.

In occasione del question time in Regione, mentre proseguono le rassicurazioni della giunta sulla “salvaguardia del Delta del Po”, Taruffi si chiede se “il procedimento di approvazione di un sito non più produttivo, inattivo da diversi anni” non possa costituire un “pericoloso precedente, utilizzabile anche in altri contesti per variare la pianificazione vigente”.

“Ad agosto di quest’anno infatti – osserva il consigliere – Sacmi ha chiesto l’autorizzazione per il progetto in variante al Psc del Comune di Comacchio e al Piano territoriale del Parco regionale Delta del Po, fatto che ha determinato a Comacchio una forte mobilitazione di comitati e cittadini”.

“L’istruttoria del progetto è in corso” ha risposto in aula l’assessore Raffaele Donini, che ha ribadito come l’ammissibilità dell’intervento sia comunque subordinata alla valutazione nel merito della sua sostenibilità ambientale. “In tempi celeri forniremo gli esiti della valutazione e le sue motivazioni, ma vogliamo rassicurare sul fatto che, anche nel caso si ammettesse il progetto, la salvaguardia del territorio del Delta del Po e della sua popolazione costituirebbe l’obiettivo primario della giunta regionale”.

Taruffi ha confermato come l’interrogazione di Sinistra Italiana abbia proprio nel punto di vista ambientale il cuore della sua preoccupazione: “Temiamo per le ricadute ambientali del progetto, sappiamo che la procedura è in corso ma il progetto su questo sito non ci convince, vigileremo”.

Non ha alcun dubbio sull’illegittimità della procedura il Movimento 5 Stelle di Andrea Bertani. Dopo aver preso parte all’incontro organizzato nella cittadina costiera dal Comitato ‘No Fabbrica delle Polveri’, il consigliere è tornato ad interrogare la giunta di Bonaccini sulla questione, sollecitandone un intervento decisivo.

“La Regione si decida e dica una volta per tutte al Comune di Comacchio che la procedura portata avanti sull’ex Cercom è illegittima. Basta tergiversare e perdere tempo. I cittadini, come dimostrano gli incontri molto partecipati degli ultimi giorni, vogliono delle risposte. Sarebbe utile capire a quale gioco stiamo giocando sia il Comune che la Regione” spiega Bertani.

“La deliberazione del Consiglio comunale di Comacchio, il 17 maggio, riporta nero su bianco che la procedura individuata aveva avuto un sostanziale via libera da parte della Regione, dato che si era provveduto a verificare con gli uffici competenti che esistevano i presupposti per attivare tale procedura. Affermazione che però è totalmente in contrasto con i pareri espressi da due qualificati dirigenti della Regione che successivamente hanno affermato esattamente l’opposto”.

Una situazione che spinge il consigliere regionale a chiedere chiarezza alla Regione, anche in vista di ulteriori passi da portare avanti in tutte le sedi opportune. “Fatte queste verifiche la Regione già all’interno della Conferenza dei Servizi dovrebbe dire di no al progetto per smontare ogni tipo di polemica e perché no, valutare – conclude Andrea Bertani – anche di rivolgersi alla magistratura per chiarire gli aspetti davvero nebulosi di una vicenda che si sta sviluppando nel totale disinteresse della tutela dell’ambiente e della salvaguardia del territorio e che partirebbe da un atto che si vorrebbe condiviso dalla Regione ma a sua insaputa”.

 

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