Politica
23 Novembre 2018
Zanirato: “Nelle nostre proposte c'è un'idea di ricostruzione di un Paese diverso rispetto a quello attuale”

Le priorità di Cgil, Cisl e Uil: “Voglia di costruire un futuro migliore”

di Redazione | 4 min

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“Voglia di costruire un futuro migliore. È su questo ideale che si è sviluppato, presso il Centro Sociale “Il Quadrifoglio” di Pontelagoscuro, l’incontro delle delegate e dei delegati di Cgil, Cisl e Uil di Ferrara sulle priorità e le proposte dei sindacati confederali per la legge di bilancio 2019. Numerosi i presenti in sala per assistere al dibattito, da cui sono emersi tanti temi interessanti quanto delicati.

Ad aprire l’incontro è stato il segretario generale Uil di Ferrara, Massimo Zanirato, il quale ha introdotto tutti i punti principali della manovra del governo, analizzando gli aspetti ritenuti più negativi della stessa ed esponendo quindi le proposte maturate dai sindacati al riguardo.

Specificando che «nella piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil c’è un’idea precisa indirizzata alla ricostruzione di un Paese diverso rispetto a quello attuale: un Paese che sia in grado di riscoprire i propri valori per proiettarsi con forza verso il futuro».

Zanirato ha sottolineato l’importanza del lavoro dei sindacati e dei suoi esponenti, soprattutto in questo periodo in cui «nei rapporti con l’esecutivo sembra che l’unico punto di riferimento sia il cosiddetto “contratto di governo”; qualsiasi suggerimento si prova ad avanzare è subordinato all’interpretazione che i due leader dei partiti al governo danno alla proposta e, come questa impatta nei sondaggi di gradimento di un partito piuttosto che di un altro».

Da qui la critica alla campagna “anti Europa promossa dal governo”, i cui «unici effetti che sta producendo sono: l’isolamento politico dell’Italia in Europa, e l’aumento dei tassi di interesse sul nostro debito, in pieno contrasto con l’idea che il Sindacato ha dell’Europa, in grado di dare risposte ai bisogni della società senza basarsi soltanto sugli aspetti legati all’economia”.

Non sono mancate poi le contestazioni riguardanti i condoni agli evasori; la promozione della Flat Tax; la mancanza di investimenti nel settore sanitario, scolastico, e della pubblica amministrazione; l’assenza di un progetto di sviluppo per il Mezzogiorno; i tagli al sistema Sprar; l’inconsistenza di un vero e proprio disegno strategico del Paese che con questa manovra si intende dare.

Anche nei punti in cui la manovra incontra il pensiero dei sindacati (come l’abbandono delle politiche di austerità o la cosiddetta “quota 100” sulle pensioni), rimangono troppe perplessità e riflessioni da fare, e soprattutto «non si affrontano a dovere i temi delle donne, dei giovani, dei lavori discontinui e gravosi».

È sulla base di questi problemi che Cgil, Cisl e Uil hanno elaborato una serie di richieste da presentare per la prossima legge di bilancio, con la speranza di aprire un confronto col Governo che «porti alla realizzazione di un modello di sviluppo del Paese fondato sulla sostenibilità sociale e ambientale, e sulla solidarietà nazionale, anche in netto contrasto con scelte autonomiste che la potrebbero compromettere».

È intervenuto poi Giuseppe Massafra della segreteria nazionale Cgil, che ha ripreso la quasi totalità degli argomenti introdotti da Zanirato per fare un sunto di quel che è l’obiettivo del Sindacato oggi, e cioè «costruire un orizzonte diverso, difendere il principio di democrazia partecipata, andando contro le tendenze populiste per tornare ad essere popolari». Dopo aver definito la manovra di governo come «frutto di un contratto, in cui si cavalcano temi per rispondere più alla pancia che ai bisogni reali», Massafra ha evidenziato gli aspetti peggiori della crisi economica, dai quali è derivata un’involuzione della società, divenuta impaurita, violenta, ingessata, problematica. «Spetta a noi costruire una coscienza collettiva e favorire un corpo di partecipazione, siamo l’unico argine rimasto; a noi spetta dare risposte semplici a pensieri complessi e cambiare in meglio la società».

Nel finale sono intervenuti anche i segretari generali di Cisl e Cgil di Ferrara, rispettivamente Bruna Barberis e Cristiano Zagatti, i quali hanno parlato soprattutto della situazione generale del nostro territorio, e trattato i dati relativi la disoccupazione giovanile nella provincia ferrarese (al momento in linea con i dati nazionali).
Chiusura dedicata invece al tema degli accorpamenti comunali, anche in vista del referendum del 2 dicembre, sul quale i sindacati si esprimono positivamente, purché le risorse derivanti da ciò vengano utilizzate per il benessere sociale e lavorativo, e quindi investendo laddove le comunità ne hanno più bisogno.

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