Politica
23 Novembre 2018
Ma Maisto replica: "Critiche incredibili, dopo la mostra di due anni fa. A Sgarbi Ferrara piace solo quando ospita le sue collezioni"

Sgarbi: “Ferrara città morta, ha dimenticato De Chirico”

di Redazione | 2 min

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“Le critiche di Vittorio Sgarbi? Davvero incredibili, soprattutto dopo che due anni fa il Palazzo dei Diamanti ha ospitato una mostra di grandissimo successo proprio su De Chirico. Ribadisco quello che penso: Ferrara, a Sgarbi, piace quando si ospita un evento legato alle sue collezioni, altrimenti dice che siamo tutti addormentati”. Non usa mezzi termini l’assessore alla cultura Massimo Maisto per replicare al celebre politico e critico d’arte di Ro Ferrarese, che in occasione della mostra per il 40° anniversario della scomparsa di Giorgio De Chirico, ad Avellino, ha rivolto parole non proprio lusinghiere verso la città estense e le sue politiche culturali.

Sgarbi descrive infatti Ferrara come una “città morta” sia prima dell’arrivo di De Chirico nel 1915, dove arrivò appena arruolato nell’esercito, sia dopo la sua partenza quattro anni dopo. A riportare le parole di Sgarbi è il Corriere di Bologna, a cui non sfugge l’attacco del critico alla città estense: “Prima dell’arrivo di De Chirico, è una città morta, pietrificata, che da quando diventa periferica allo Stato Pontificio si perde costantemente nella nebbia della pianura padana. Quando de Chirico si incontrò all’Ospedale militare di Ferrara con Carrà, e poi con Morandi e De Pisis, iniziarono a “sentire” la città. Quello che accadde con loro è che portarono Ferrara più di Torino a essere sulla scena della contemporaneità, la facciata del Castello Estense e le architetture divennero soggetto, vere protagoniste dell’arte. Un momento durato poco, perché dopo la fine della guerra De Chirico se ne andò. Ferrara è ripiombata nel suo letargo, e ancora dorme come fosse una Pompei di notte. Non un solo quadro del periodo metafisico di De Chirico si trova nei musei ferraresi, e sarà bene che la città cerchi di avere capolavori che non ha”.

Non si fa attendere la reazione dell’assessore Maisto, che conferma a Estense.com i concetti espressi sulle pagine del Corriere e cita come modello proprio la mostra su De Chirico a cavallo tra 2015 e 2016, “dove erano raccolti i più grandi capolavori della Metafisica che sono sparsi per i musei di tutto il mondo. E che proprio per questo non possono purtroppo essere a Ferrara, se non in occasione di una mostra. A meno che, il politico Sgarbi non trovi risorse a favore dei Musei Civici che raramente, come saprà, ricevono finanziamenti per poter fare acquisti”.

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