Attualità
15 Novembre 2018
Dalle Vacche: “Nel 2000 cuneo salino è stato di 20 km. Non fare niente è la cosa più sbagliata”

Idrovia, due possibili soluzioni

di Redazione | 2 min

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di Michela Capris

Due metodi per favorire il successo dell’Idrovia. Se ne è parlato ne I mercoledì della bonifica, organizzati dal Consorzio Bonifica Pianura di Ferrara allo spazio Crema di Via Cairoli.

Relatori del primo incontro, che si è tenuto il 14 novembre, sono stati il presidente del Consorzio Franco Dalle Vacche e Paolo Dal Buono, direttore di Assonautica Ferrara.

Tema centrale della serata è stata l’idrovia sul fiume Po e i suoi affluenti che, secondo Dalle Vacche e Dal Buono, non è più rimandabile.

Il Consorzio di Bonifica è stato uno dei promotori del convegno POssibile del 28 settembre 2018, giornata in cui si è ampliamente discusso dell’idrovia e dei possibili progetti per realizzarla. La posizione del presidente è chiara: “Il Consorzio di Bonifica non può che essere favorevole alla realizzazione di questa infrastruttura, perché permetterebbe sia una migliore regimentazione delle acque sia una manutenzione ordinaria dei canali affluenti e questo avrebbe una ricaduta positiva su tutto il territorio”.

Sono state presentate due tipologie di intervento che potrebbero essere messe in atto per rendere possibile l’idrovia: una è il sistema a corrente libera e l’altra è il sistema a traverse. Dalle Vacche sembra ben orientato al sistema a traverse che ha tra i vantaggi il recupero delle dinamiche e delle morfologie fluviali, la stabilizzazione delle falde idriche, il contrasto dell’ingressione del cuneo salino e la navigabilità del Po per tutto l’anno. “La cosa importante è fare qualcosa. Nel 2000 l’ingressione del cuneo salino è stato di 20 km dal delta. Non fare niente è la cosa più sbagliata” ha concluso Dalle Vacche.

L’idrovia potrebbe essere utilizzata sia per il trasporto di merci adatte sia per potenziare il turismo. A tal proposito Paolo Dal Buono ha definito “non più procrastinabile” l’idrovia. “Possiamo ancora permetterci il trasporto pesante su strada? Le infrastrutture presenti vivono sollecitazioni che non riescono più a sopportare e per questo dobbiamo investire sulla navigabilità del Po e dei suoi affluenti”.

Durante l’intervento il direttore di Assonautica Ferrara ha mostrato le criticità e le potenzialità della rete fluviale, come ad esempio l’invasione delle alghe nella darsena di san Paolo ma anche la biconca sul Galvano che, se recuperata, potrebbe diverare un sito di archeologia industriale.

I prossimi incontri, a ingresso libero e gratuito, si terranno il 19 dicembre, 16 gennaio, 13 febbraio.

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