Alla vigilia della mobilitazione nazionale del 10 novembre, che vedrà anche Ferrara scendere in piazza contro il ddl Pillon, la sala consiliare del municipio estense è stata affittata venerdì dall’associazione Padri Separati per un convegno a favore del disegno di legge sull’affido condiviso con coloro che hanno partecipato alla stesura. Una concessione vista come una provocazione dal Partito Democratico.

“Rispettiamo le opinioni di tutti, ma leggiamo come una vera e propria provocazione la concessione della sala consiliare (luogo istituzionale per eccellenza, e certo non per iniziative a pagamento) al convegno organizzato dall’associazione Padri Separati a sostegno del ddl Pillon – critica la segretaria comunale del Pd Ilaria Baraldi – a 24 ore dalla manifestazione ad esso contraria, indetta in tutte le piazze italiane, quella ferrarese compresa, promossa da tantissime associazioni e sigle”.

Nella stessa sala, fra l’altro, “lunedì si discuterà un ordine del giorno sul tema” ricorda Baraldi, tra le sottoscrittrici dell’odg di contrasto al ddl Pillon che verrà discusso nel consiglio comunale del 12 novembre. “È un chiaro segnale di condivisione del merito che non comprendiamo – ammette la segretaria dem -, dato che l’associazione avrebbe potuto legittimamente organizzare l’iniziativa in una qualunque altra sala della città”.

E mentre si preparano il flash mob femminista che partirà alle 11 in piazza Trento Trieste e il presidio in programma alle 15.30 in piazza Savonarola, anche il Laboratorio Civico dice no alla legge Pillon e si augura che venga ritirato il provvedimento “altamente pericoloso” perché “contrasta con i diritti acquisiti in anni di battaglie dalle donne”, specie perché “toglie tutela alle donne che subiscono abusi in famiglia e priva i figli minori dei loro diritti”.