Cento
5 Novembre 2018
Nel corso della cerimonia sono stati donati cimeli da parte delle famiglie Toselli, Costa, Malagodi e Govoni

Commemorazione 4 Novembre a Cento: “E’ dovere sentire l’orgoglio per la nostra storia”

di Redazione | 2 min

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di Serena Vezzani

Cento. Sono stati donati oggi, nel corso della commemorazione della Festa dell’Unità Nazionale e della giornata delle Forze armate, i cimeli da parte delle famiglie Toselli, Costa, Malagodi e Govoni.

Alle ore 10 il raduno alla Rocca di Cento delle autorità, degli ex combattenti e delle associazioni, con la partecipazione della Banda “Giuseppe Verdi” di Cento: poi la consegna nelle mani del sindaco, e quindi all’archivio storico comunale, di Erminia Malagodi Bauert di attestati e foto del padre Carlo Malagodi, mentre Fabio Govoni affida medaglie, foto e documenti del nonno Luigi Malagodi, fratello di Carlo.

Cesarina Costa, che l’anno scorso aveva donato alla comunità il volume a stampa del “Diario di guerra 1915” di suo padre Gian Francesco Costa, porta a Cento la brandina da campo ritratta anche in una fotografia del testo e utilizzata al fronte durante la Grande Guerra. Raffaella Toselli dona la bandiera dell’Associazione Combattenti e Reduci sezione di Cento conservata dal padre Ugo Toselli e utilizzata per molti anni durante le celebrazioni del 4 Novembre.

Inaugurata anche la mostra, presso la Rocca di Cento, “Lontano dal fronte. Cento e la grande guerra nel centenario della morte di Aroldo Bonzagni”: aperta fino al 27 gennaio, e curata da Maria Teresa Alberti e Fausto Gozzi, al centenario del primo conflitto mondiale associa anche il ricordo della scomparsa del grande artista centese Aroldo Bonzagni. Distribuita su due piani, attraverso foto, lettere, attestati al merito, croci, medaglie, pubblicazioni, oggettistica dell’epoca, ma anche opere d’arte, sculture e riviste ripercorre un viaggio a ritroso nella memoria, dalla vita in trincea a quella “lontana dal fronte”, attraverso gli occhi di soldati, donne, bambini, popolani.

Dopo la Santa Messa in suffragio dei caduti nella basilica di San Biagio, la benedizione e la deposizione della corona al monumento ai Caduti, alla presenza della autorità civili, militari, religiose e delle associazioni: “Vi chiedo di pensare a ognuno dei nomi incisi nel marmo” dichiara il sindaco Toselli. “Solo immaginandoli nella quotidianità, come noi, potrete capire pienamente quanto totalizzante ed estremo fu il loro sacrificio, e potremo comprendere chiaramente il nostro debito di gratitudine, il dovere di coltivare le nostre radici e di sentire l’orgoglio verso la nostra storia”.

Un’occasione importante per ricordare come cent’anni fa un’Italia giovanissima “venne chiamata a una prova importante, che superò a prezzo di un tributo pesantissimo, con fede incrollabile, rendendo il nostro Paese ciò che è, improntato a democrazia e pace”. Perché, conclude Toselli, “di esempi e di memoria abbiamo sempre bisogno”.

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