Politica
3 Novembre 2018
Marattin sulle promesse mancate: "Cialtronate di un gruppo di cialtroni". Ma per Fabbri i primi rimborsi saranno solo un acconto

Rimborsi agli ‘azzerati’: tra Marattin e Fabbri è scontro sulla manovra

di Ruggero Veronese | 5 min

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Esce il testo della Manovra di Bilancio e parte il botta e risposta sui sociale network tra critici e difensori delle misure del governo. Per quanto riguarda Ferrara, una delle questioni più di attualità è quella che riguarda i rimborsi ai risparmiatori Carife. Il cui trattamento nel testo firmato da Mattarella appare decisamente ridimensionato rispetto a quelle che erano state le promesse in campagne elettorale di Lega e Movimento 5 Stelle, in particolare per quanto riguarda il tetto del 30% ai rimborsi e l’obbligo di sobbarcarsi l’onere della prova di essere stati truffati.

Chi oggi non dimentica le promesse dei partiti attualmente al governo è il parlamentare Pd (ed ex assessore a Ferrara) Luigi Marattin, secondo cui “a Ferrara Lega e M5S hanno preso un sacco di voti promettendo ai 28 mila azionisti Carife (il cui investimento è andato in fumo per la pessima gestione della banca, parte di un sistema di potere chiuso, inefficiente e autoreferenziale) che avrebbero ridato a tutti, indistintamente, l’intero ammontare del loro investimento perduto. Per 3 anni hanno loro, e alcuni comitati di investitori Carife, hanno riempito il Pd locale di insulti (quando andava bene) e uova marce o letame (quando andava male). La colpa del Pd, in particolare, era quella di aver previsto un rimborso solo agli azionisti effettivamente truffati, e non a tutti. Per anni abbiamo ripetuto che non solo era la cosa giusta, ma l’unica possibile: si definisce truffato un investitore che abbia una sentenza di un giudice (o di un arbitro) che riconosca che sono stati violati gli obblighi di corretta informazione. Risarcire tutti significherebbe affermare il principio secondo cui se compri azioni e ti va bene, ti tieni il guadagno. Se ti va male, ti risarcisce lo Stato”.

“Oggi, dopo mesi di chiacchiere e di ulteriori slogan, arriva finalmente la norma di legge del governo M5S-Lega. Il rimborso (e solo nella misura del 30%) verrà dato solo a coloro che “hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia dell’Arbitro”. Esattamente quello che ha fatto e che ha detto il Pd. Ieri notte l’esponente di punta della Lega Nord ferrarese – conclude Marattin richiamando l’episodio che ha visto protagonista ‘Naomo’ Lodi – ha sostituito la bandiera italiana (sul pennone pronto per le celebrazioni del 4 novembre) con la bandiera leghista. Perché, dicono, la città si deve abituare alla vittoria leghista alle amministrative del prossimo maggio. Invece di fare queste pagliacciate, rispondano delle balle che hanno raccontato ai ferraresi per tre anni sui rimborsi Carife. E che oggi vengono smascherate per quello che sono: cialtronate di un gruppo di cialtroni, a cui è consigliabile non affidare neanche un bar. Figuriamoci un paese o una città”.

Sulla stassa linea di Marattini il segretario regionale Pd Paolo Calvano: “L’8 Ottobre la Lega, con Alan Fabbri, annunciava trionfalmente rimborsi per tutti gli azionisti Carife e senza bisogno di dimostrare di essere stati truffati. Quell’annuncio è rimasto solo sulla carta, anzi dalla carta è stato smentito. La legge di bilancio infatti mette nero su bianco che occorre dimostrare di essere stati ingannati e che il rimborso tombale non è altro che un 30 per cento da cui togliere anche eventuali dividendi percepiti. Per ora dal Governo del cambiamento solo cambiamenti in peggio. Questo al momento il bilancio di Lega e Cinque Stelle nei confronti dei risparmiatori”.

A replicare a Marattin e a Calvano è il segretario regionale della Lega, Alan Fabbri, che non usa formule diplomatiche verso l’avversario politico: “A volte è meglio stare zitti che dire stupidaggini. Questo è uno dei casi più lampanti – afferma Fabbri -. Il buon Luigi Marattin parlamentare Pd fautore e grande sostenitore del decreto Salvabanche di renziana memoria oggi attacca il Governo. Un Governo che lui reputa di stolti ed incapaci perché solo lui è il grande economista. Un Governo che sta risolvendo i problemi che Marattin ha creato, un Governo che ha messo a disposizione in finanziaria su tre annualità 1,5 miliardi di euro per i rimborsi degli azionisti azzerati da Marattin. In Europa nessuno ha inserito somme così ingenti per piccoli azionisti, noi a differenza di Marattin non dobbiamo rendere conto a nessuno dei colossi finanziari”.

A questo punto Fabbri entra nel merito della manovra smentendo gli allarmi e affermando che “Il 30% è un acconto , nei prossimi esercizi finanziari i capitoli di bilancio verranno rimpinguati per garantire a tutti il recupero del loro valore”. Vale però la pena notare che nel testo firmato da Mattarella non traspare in alcun modo questo dettaglio e anzi sembra trasparire proprio l’esatto contrario, nella parte in cui si trova scritto che “l’accettazione del pagamento a carico del Fondo equivale a rinuncia all’esercizio di qualsiasi diritto e pretesa connessa alle stesse azioni”. Fabbri continua affermando che “il Pd ricordo che nell’ultima manovra aveva inserito solo 100 milioni di euro distribuiti in 4 anni. Il governo attuale sta creando una procedura di rimborso attuabile e contro cui l’Europa non può dire nulla. Stiamo creando i presupposti anche per la nostra provincia ferrarese per far tornare a casa le risorse che il Governo Pd Renzi ci ha rubato. Quindi super Luigi stai tranquillo.  So che il potere logora chi non ce l’ha più ma tranquillo siamo persone oneste e per bene e cercheremo di risolvere le questioni che avete creato voi. Invece di scrivere cose false dacci una mano a risolvere i problemi”.

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