Cento
31 Ottobre 2018
Sottoscritti gli accordi definitivi tra la Fondazione e Bps. L'operazione dovrebbe concludersi entro il 2020

Caricento pronta a passare nelle mani della Popolare di Sondrio

di Redazione | 2 min

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Cento. La Cassa di Risparmio di Cento è ormai prossima a passare nella mani della Banca Popolare di Sondrio (Bps). La Fondazione Caricento (che ha il 67% del capitale sociale della Cassa) e Bps, nella giornata di martedì 30 ottobre, hanno infatti sottoscritto gli accordi definitivi che fanno seguito alla lettera d’intenti firmata ormai un anno fa, il 14 ottobre del 2017.

L’annuncio è stato dato dalla Fondazione Caricento tramite un comunicato stampa diffuso nella notte di martedì. “Gli accordi definitivi raggiunti – si legge – consentono al tempo stesso di procedere con la progressiva diversificazione del patrimonio della Fondazione, in conformità alle previsioni di legge e del protocollo Acri-Mef, nonché alla integrazione industriale di Cassa di Risparmio di Cento all’interno del gruppo Bps”.

Due le fasi previste per il completamento dell’operazione, per la quale servirà l’autorizzazione delle autorità competenti. Una volta ottenute le necessarie autorizzazioni, Bps acquisirà dalla Fondazione e dalla Holding Cr Cento (controllata dalla Fondazione), il 51% del capitale sociale della Cassa mediante un pagamento in parte per cassa e in parte (prevalente) mediante scambio con azioni Bps. Entro il 31 dicembre 2020, Bps acquisirà dagli altri azionisti della Cassa e dalla Fondazione, per la parte residua di azioni ancora in suo possesso, le azioni della Cassa mediante scambio con azioni Bps a condizioni economiche in linea con quelle applicate nella prima fase (salvo eventuali aggiustamenti di prassi in presenza di eventi medio tempore intervenuti), così da incrementare la quota di partecipazione di Bps nel capitale sociale della Cassa almeno al 67% e potenzialmente fino al 100%.

“L’operazione – afferma la Fondazione – è motivata dalla convinzione che essa implicherà una sostanziale creazione di valore per entrambi gli istituti creditizi, per la spiccata complementarietà industriale esistente tra gli stessi. Tale iniziativa rappresenterà per Bps, in coerenza con la strategia di sviluppo della banca, la possibilità di estendere la propria azione in Emilia Romagna, regione con una solida economia industriale e agricola, nella quale Bps è attualmente solo marginalmente presente. Al contempo l’operazione costituirà un’opportunità di crescita per la Cassa e per il suo personale all’interno del Gruppo Bps. Evidenti, per tutti i soggetti collegati alla realtà locale nella quale Cassa opera storicamente, sono i benefici derivanti dalla coerenza tra le culture aziendali e i modelli di business, l’efficacia operativa e solidità di Bps e Cassa, e la loro spiccata complementarietà industriale, organizzativa e geografica”.

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