Attualità
29 Ottobre 2018
In aggiornamento i Peba, che da cartacei passeranno in digitale. Il computer stabilirà le priorità di intervento di seimila punti critici compilati con 120 voci

Come rendere la città più fruibile ai disabili? Ci pensa il software

di Redazione | 2 min

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Una città completamente fruibile anche ai disabili. Da questo punto fermo è partita a Ferrara la campagna di aggiornamento dei Peba – piani di eliminazione delle barriere architettoniche -, ovvero degli strumenti “obbligatori per legge”, che “in città esistono dal 1992”, come spiegano l’assessore Aldo Modonesi e Fausto Bertoncelli, referente dell’ufficio comunale Benessere Ambientale.

Dentro quell’acronimo ci sta un mondo: i Peba, infatti, sono tutti quei punti ritenuti critici per i disabili, come per esempio la larghezza dei marciapiedi, la presenza di segnaletica verticale o la pendenza degli stessi marciapiedi che rendono la vita ancora più difficile alle persone costrette su una carrozzina.

Dopo 26 anni l’avanzare della tecnologia pensiona dunque il Peba cartaceo, lasciando spazio alla sua versione 2.0, completamente digitalizzata e “dinamica, facilmente gestibile dagli uffici di competenza” commenta Bertoncelli. Per abbattere le barriere, i punti più difficoltosi saranno raccolti grazie ad un software che “censisce le criticità e definisce gli interventi da fare” rivela Leris Fantini, responsabile dell’associazione d’impresa che sta curando la programmazione di gestione dei Peba.

Con l’aiuto della tecnologia saranno create circa seimila schede, ognuna delle quali sarà definita mettendo insieme 120 voci. “Il piano – illustra Fantini – riuscirà a definire le priorità di intervento e sarà una sorta di ragno che tesse la tela composta dai percorsi accessibili, che non saranno più realizzati a macchia di leopardo. Oltre a rilevare le priorità si riuscirà a presumere anche un investimento economico, che consente all’amministrazione di poter pianificare su base pluriennale”.

I tecnici stanno lavorando alla velocità di circa cento schede al giorno, e si conta di terminare entro l’anno il censimento dentro le mura della città. Entro aprile, invece, si conta di completare le schede con le criticità registrate al di fuori della cinta muraria.

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