Codigoro
30 Ottobre 2018
Dopo il consiglio comunale, la questione invade i social, i cinquestelle: "Manovra di chi è a libro paga del Pd". Vitellio commenta: "Per loro conta solo il reddito di cittadinanza"

Ping pong al veleno dopo l’ok a Kastamonu

di Redazione | 2 min

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di Giuseppe Malatesta

Codigoro. E’ stato un fine settimana movimentato quello seguito all’approvazione in consiglio comunale del progetto di riavvio della ex Falco, ad opera della multinazionale Kastamonu. Una volta accertata la posizione non favorevole dell’opposizione 5 Stelle, la maggioranza ha sferrato il colpo sui social, diffondendo massicciamente post e messaggi che evidenziavano il “voto contro i cittadini” dei pentastellati.

Tra questi il videomessaggio del sindaco Alice Zanardi: “Farò sapere ad uno ad uno ai cittadini quello che è successo in consiglio” aveva promesso venerdì sera, ponendo l’accento sulle differenze di approccio alla questione tra i grillini codigoresi (propensi solo all’assistenzialismo) e la sua “lista civica, che mantiene il lavoro come priorità”. Un punto di vista sostenuto dal segretario del Pd Luigi Vitellio, che sulla sua pagina condivide poche ore dopo il video e aggiunge: “Per i consiglieri 5 stelle le persone devono stare a casa e ricevere, se mai ci sarà, il reddito di cittadinanza. Noi crediamo nel lavoro e costruiamo opportunità per i nostri concittadini. Continuate a ridere, sapete fare solo questo”.

Il partito di Vitellio rifà capolino, domenica mattina, anche nel videomessaggio di replica del capogruppo M5S Claudio Dolcetti. “Il Pd è molto agitatoed è in grande difficoltà anche nel ferrarese, dove rischia di perdere. Me lo auguro. Perde consensi e, nel codigorese, cerca di recuperarli con manovre da campagna elettorale come questa, architettata e portata avanti con la complicità di chi è a libro paga del Pd e da dipendenti dell’azienda Kastamonu riconducibili a Zanardi. Complimenti, qualcuno potrebbe cascarci”

“Zanardi ci ha violentemente attaccato in un videomessaggio che è un delirio zeppo di contraddizioni, volto unicamente a gettare discredito ed a inasprire irresponsabilmente gli animi. Lo scopo? Eliminarci non solo politicamente ma anche socialmente. In questi anni – scrivono in una nota i cinquestelle – abbiamo fatto il nostro dovere di opposizione chiedendo di essere coinvolti nelle commissioni di valutazione, quando si trattava di prendere importanti decisioni che riguardano tutti i cittadini.

“Ovviamente è stata una richiesta regolarmente respinta, nonostante nel regolamento del nostro consiglio comunale si parli di commissioni (dall’articolo 71 all’88) e si specifica la necessità di vedere coinvolte le opposizioni proprio al fine di garantire la trasparenza nelle procedure: questo avevano pensato i nostri padri per garantire un processo democratico e questo oggi noi pretendiamo”.

“L’establishment che Zanardi rappresenta, probabilmente abituato a non avere alcun tipo di contraddittorio, reagisce incattivito e scomposto, unicamente preoccupato a mantenere salde le posizioni di potere e di privilegio, non certo del destino del territorio o della salute dei suoi abitanti” concludono.

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