Fabio Anselmo (foto di Alessandro Castaldi)

“Questo lo dedico a Patrizia e Lino”. È un bis poco comune, inaspettato e di grande valore anche per la città di Ferrara quello di Fabio Anselmo nel Premio Borsellino, assegnatogli quest’anno per il suo libro su Federico Aldrovandi.

“Sono molto contento e orgoglioso – afferma Anselmo -, mi fa enorme piacere averlo vinto per il libro ‘Federico’”.

“Con il libro ‘Federico’, Fabio Anselmo, avvocato della famiglia Cucchi racconta l’omicidio di Federico Aldrovandi, uno dei più importanti casi giudiziari degli ultimi anni e che ha sconvolto l’opinione pubblica nazionale”, si legge nella motivazione della giuria.

La dedica non può che essere a chi ha dato il via a una delle battaglie giudiziarie più tenaci e significative della storia recente italiana, Patrizia Moretti, madre di ‘Aldro’ e Lino Aldrovandi, che fino all’ultimo hanno cercato e preteso la verità sulla morte di loro figlio per mano di quattro poliziotti, quel maledetto 25 settembre del 2005.

“Lo dedico anche a Ilaria (Cucchi, ndr) – continua Anselmo – che mi a aiutato e sopportato mentre scrivevo il libro”. Proprio il film su Stefano Cucchi, “Sulla mia pelle”, riceverà a sua volta il premio (entrambi sono nella sezione Cultura).

Per l’avvocato ferrarese si tratta di un bis: nel 2016 gli venne assegnato infatti il Premio Borsellino per la Legalità per avere con il suo lavoro scritto “la storia dei diritti civili, dei diritti dell’individuo” e “insinuato nella mente di molti, della maggioranza, il dubbio che al nostro ordinamento manchi qualcosa di fondamentale: il reato di tortura”.

Il Premio nazionale Borsellino è stato creato nel 1992 per volontà di Antonino Caponnetto, giudice che guidò il pool antimafia dal 1984 al 1990.

La cerimonia di premiazione è in programma sabato 27 ottobre nel municipio di Pescara.