Attualità
6 Ottobre 2018
L'illustratore Gian Alfonso Pacinotti davanti alla Cattedrale ha iniziato a leggere i 34.361 nomi dei migranti morti nelle traversate verso l'Europa

La lista della morte di Gipi apre Internazionale

di Redazione | 2 min

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“N.N.”. È quasi un macabro ritornello quello di Gian Alfonso Pacinotti, in arte Gipi, che ha voluto partecipare all’edizione 2018 del festival di Internazionale a modo suo. Non ha scelto di allestire un’esposizione con le sue più famose illustrazioni e non ha deciso di partecipare ad alcun dibattito.

Gipi, da poco dopo le 9.30 di venerdì mattina all’ombra della Cattedrale, ha invece optato per la lettura di oltre 34mila nomi delle persone migranti che sono morte nel raggiungere l’Europa dal 1993 a oggi in mare, nelle traversate via terra, nei centri di detenzione e nelle comunità per richiedenti asilo. Una vera e propria impresa quella di Gipi, che continuerà finché il fiato glielo consentirà, di giorno e di notte in quella che è, in tutto e per tutto, una maratona, che lo stesso Pacinotti non sa se riuscirà a percorrerla tutta, ma che invece porta a compimento nel pomeriggio.

Doveroso ricordare tutti quelli che non ce l’hanno fatta a compiere il viaggio verso una meta che significava libertà, sogni, speranze; anche coloro di cui non si conosce il nome sono stati commemorati da Gipi con un “N.N.”, abbreviazione dell’espressione latina nescio nomen.

Davanti alla lettura dei nomi si sono alternati numerosi astanti, che hanno ascoltato in un silenzio quasi religioso i nomi che andavano a comporre una triste filastrocca, provenienti soprattutto dall’Africa e dall’Europa dell’est.

L’elenco dei nomi letti dall’illustratore, considerato il più completo e in continuo aggiornamento, è tratto dall’Ong olandese United for intercultural action, che fino al 5 maggio 2018 ha inserito nella sua lista della morte esattamente 34.361 uomini, donne e bambini.

Sabato mattina, dalle 9,30, una nuova, identica, dolorosa maratona.

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