Comacchio
23 Settembre 2018
Aperti per studio: laboratorio di diagnostica avanzata a Villa Brindisi con incontro aperto al pubblico

La casa museo si trasforma nel “Cantiere Brindisi”

di Redazione | 2 min

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Lido Spina. A corollario di una stagione ricchissima di eventi culturali, giovedì 27 settembre, dalle ore 15, il giardino della Casa Museo “Remo Brindisi” del Lido di Spina si trasformerà nel “Cantiere Brindisi – aperti per studio”. Nell’ambito del Summer Camp (in programma da lunedì 24 a venerdì 28 settembre), organizzato da Iperion Ch (infrastruttura europea per la ricerca sul restauro e sulla conservazione del patrimonio culturale), riservato a operatori e a specialisti del settore del restauro, si svolgerà, pertanto, uno stimolante incontro aperto al pubblico sulle ricerche in corso a villa Brindisi e sul tema del “Degrado e conservazione dell’arte contemporanea”.

L’incontro è incentrato sulle metodologie avanzate di diagnostica, di conservazione e restauro delle opere della ricchissima collezione “Brindisi”. Si parlerà anche di archeometria applicata all’arte contemporanea, per effettuare ricerche sulla tipologia di materiali utilizzati dagli artisti.

Un laboratorio mobile (Molab), dotato di strumentazioni all’avanguardia, consentirà di esaminare le opere, senza alcun contatto con le stesse. Temi quali la fragilità e le problematiche di conservazione dell’arte contemporanea, così come temi legati all’originalità e alla contraffazione delle opere, saranno oggetto di approfondimento con il pubblico.

A “Cantiere Brindisi” interverranno i professori: Mattia Patti, professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea, Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa, Cecilia Frosinini, storica dell’arte, Opificio delle Pietre Dure, Roberto Bellucci, già restauratore conservatore direttore dell’Opificio delle Pietre Dure, esperto di diagnostica ottica, e Cinzia Pasquali, restauratore conservatore, Arcanes, Parigi, collaboratore del Museo del Louvre.

Durante il pomeriggio sarà effettuata anche una visita all’interno della casa-museo, inaugurata nel 1973 e oggetto di un recentissimo processo riallestitivo, inserito anch’esso nel programma degli eventi legati al centenario della nascita di “Remo Brindisi”. I visitatori potranno così osservare da vicino le metodologie di indagine e alcuni dei risultati acquisiti dagli studiosi all’opera.

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