Economia e Lavoro
19 Luglio 2018
Una proposta per sostenere le piccole e medie imprese che faticano ad accedere al credito bancario

Confartigianato lancia il Rating Territoriale

di Redazione | 2 min

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Paolo Cirelli, vice segretario di Confartigianato

Una proposta di Rating Territoriale, nell’ambito del Patto per il lavoro, per sostenere le piccole e medie imprese che faticano ad accedere al credito bancario.

E’ quella lanciata da Confartigianato, partendo da un dato: dal 2011 al 2017, lo stock per le imprese artigiane è calato di 160 milioni di euro, passando da 386 milioni di euro a 226 milioni di euro, pari al 41,45 per cento. Un dato che preoccupa l’associazione, che tuttavia intravede una soluzione.

Posto che il rating è un sistema di distribuzione del merito creditizio imposto dagli accordi di Basilea, «che non tiene tuttavia conto – spiega il vice segretario, Paolo Cirelli – del valore reputazionale delle aziende, ma solo dei numeri di bilancio», l’idea è di unire le forze e chiedere alla Regione, competente in materia di credito e artigianato, di riconoscere, «attraverso garanzie pubbliche, la diminuzione del rischio».

In sintesi, mentre oggi a decidere se si può accedere o meno al credito è un algoritmo, con il rating territoriale si terrebbe conto della ‘storia’ delle imprese. I vantaggi, secondo Cirelli, sarebbero duplici: «Da un lato, molte più aziende del territorio investirebbero in riqualificazione e occupazione. Dall’altro, si eserciterebbe un’attrazione verso chi potrebbe essere interessato a insediarsi a Ferrara».

«Ovvio – la chiosa di Cirelli – che servirebbe il supporto delle istituzioni e la volontà politica unanime, oltre che il contributo di tutti i soggetti che siedono al tavolo del Patto per il Lavoro».

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