Codigoro
17 Luglio 2018
Prosegue l'incendio nel piazzale della Kastamonu, le autorità: "Finestre chiuse e attenzione ai prodotti dell'orto". Via alle analisi di Arpae, Dolcetti (M5S): "Indagare su responsabilità e negligenze"

Ancora fiamme all’ex Falco, l’ordinanza del sindaco: “Precauzioni nel raggio di 5 km”

di Redazione | 3 min

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di Giuseppe Malatesta

Codigoro. Fuoco e fiamme hanno illuminato un’altra notte a Pomposa, affumicata dal rogo infinito attivo da sabato sera nel piazzale dello stabilimento Kastamonu (Ex Falco). Una nuova giornata di aria irrespirabile attende gli abitanti del codigorese, che sui social non fanno mancare le continue lamentele. Dai più banali ai più seri, dagli abiti impregnati di fumo al bruciore alle vie respiratorie, i disagi toccano da vicino soprattutto i cittadini delle frazioni orientali, ma non risparmiano nemmeno quelli delle zone più interne fino al capoluogo.

La giornata di martedì porta la triste ordinanza contingibile e urgente emessa dal sindaco Alice Zanardi, nella quale – su proposta dell’Ausl di Ferrara – si istituisce nei 5 km circostanti il rogo il divieto di alimentare animali da latte con foraggi raccolti dopo l’evento, il divieto di consumare prodotti della pesca pescati nei dintorni e uova da galline allevate all’aperto.

Il rogo ripreso di notte (Foto di Elisabetta Leoni)

Ad obblighi e divieti si aggiungono le raccomandazioni – estese alla popolazione tutta –  sui comportamenti prudenziali per limitare l’esposizione ai rischi, dunque rimanere all’interno degli edifici con porte e finestre chiuse, evitare di svolgere attività sportiva all’aria aperta, non utilizzare condizionatori con presa d’aria esterna, evitare di cuocere cibi se sprovvisti di cappa di aspirazione collegata all’esterno e di passare l’aspirapolvere (tali operazioni possono aumentare l’inquinamento interno), tenere umidificate le vie aeree bevendo molta acqua o altri liquidi (respirare attraverso un panno caldo umido per alleviare secchezza e fastidio), evitare di consumare cibi e bevande in aree esterne, lavare (ed eventualmente spazzolare) accuratamente e consumare senza buccia frutta e verdura raccolta nei propri orti.

Il raggio di 5 Km intorno al focolaio d’incendio

Tutto ciò “in attesa dei risultati delle analisi sulla qualità dell’aria e dell’ambiente a cura di Arpae”. Come già annunciato i controlli in questione sono previsti in giornata – dopo i campionamenti del giorno zero, quello di sabato 14, noti solo giovedì 19 luglio –, e saranno utili a verificare l’eventuale presenza di diossine, ipa ed altri microinquinanti. Nel frattempo autorità e Ausl invitano i cittadini a “rivolgersi al proprio medico se si hanno sintomi come dolore toracico, costrizione toracica, mancanza di respiro o grave affaticamento, soprattutto se affetti da malattie croniche polmonari e cardiache.

Non manca intanto chi contesta i tempi lunghi di analisi, una lamentala frequente in queste ore, raccolta dall’opposizione consiliare codigorese. “Chiederò un incontro ai vertici Kastamonu – scrive Claudio Dolcetti (M5S) – per far luce su ciò che è successo, se ci sono responsabilità o negligenze. L’occupazione è fondamentale nel nostro territorio ma non viviamo nella terra di nessuno, non siamo l’ultima frontiera prima del nulla. Un incendio che i tecnici ed esperti Arpae e Ausl hanno definito innocuo (il 15 luglio dal primo tavolo tecnico emerse che “al momento non si rileva pericolo per la salute pubblica”, ndr) per la popolazione, dura da giorni: ricevo costantemente segnalazioni di persone che han dovuto abbandonare le proprie case a causa del fumo. La tutela dei cittadini e del territorio è la mia prima preoccupazione. Su questo punto non intendo tirarmi indietro”.

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