Cronaca
10 Luglio 2018
Arrestato dalla Polizia un 34enne ferrarese già ammonito dal questore lo scorso mese

Stalker finisce in carcere dopo l’ennesima minaccia: “Quando esco ti ammazzo”

di Redazione | 2 min

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“Quando esco ti ammazzo”. Una minaccia di morte rivolta all’ex fidanzata mentre la Polizia lo stava arrestando per condurlo in carcere. E’ solo una delle gravi minacce che la donna ha ricevuto dal 34enne ferrarese D.G., uno stalker che lo scorso mese di giugno era già stato destinatario di un ammonimento del questore.

Un ammonimento che l’uomo ha completamente ignorato, dato che alle 00.41 della notte si è presentato davanti all’abitazione dell’ex partner: ha minacciato la donna, ha suonato ripetutamente il campanello di casa, è riuscito a entrare nell’androne e ha preso ad aggirarsi con fare minaccioso intorno alla casa, urlando dalla strada.

Sul posto si è portata una pattuglia delle Volanti che, considerando la gravità dei precedenti episodi di violenza e minaccia, tutti avvenuti nei due mesi appena trascorsi, e il fatto che il 34enne ha persistito nel suo atteggiamento anche in presenza degli agenti pronunciando la frase sopra riportata, ha arrestato l’uomo che è finito direttamente in carcere in via Arginone.

Su questo fronte l’attività della Questura è in aumento: ai 24 ammonimenti del 2017 si aggiungono i 33 fino ad oggi, continuando nell’opera avviata con grande attenzione. La legge consente di incidere sul tema della violenza di genere e la Polizia di Stato è sempre presente veicolando il messaggio che le donne non sono sole ma trovano negli operatori specializzati della Polizia di Stato un valido appoggio.

Proprio a fine giugno la Polizia ha illustrato l’attività svolta nell’anno appena trascorso. Grande attenzione al tema violenza di genere con il progetto “Camper”, che ha visto la presenza in piazza di un presidio specializzato per dare consigli su come comportarsi per evitare conseguenze gravi in caso di violenza domestica, di stalking, la rappresentazione teatrale avvenuta presso la Caserma Bevilacqua ad opera degli studenti del Liceo Carducci sul tema della violenza sulle donne che ha suscitato grande emozione tra i presenti, il protocollo Eva, acronimo di Esame Violenze Agite, che individua in linee guida le Best Practice per la gestione degli interventi legati alla violenza di genere in caso di primo intervento. Gli operatori addetti controllo del territorio elaborano una scheda che viene inserita negli archivi informatici di Polizia quando vi è un intervento a seguito di segnalazione di violenza di genere. Una delle finalità di tale progetto è quella di lasciare, per costruire una memoria storica, una traccia che serva a monitorare il fenomeno.

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