Turismo e vacanze
8 Luglio 2018
Una perfetta simbiosi tra natura, cultura e gastronomia rende indimenticabile questa parte dell’Alto Adige

Bressanone, una meraviglia in Valle Isarco

di Tiziano Argazzi | 7 min

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Bressanone, capoluogo storico, artistico e culturale della Valle Isarco in Alto Adige, è una città aperta ed affascinante dove c’è sempre qualcosa da fare. Passeggiando nel centro storico medievale, sotto gli antichi portici o lungo le stradine medievali sembra di fare un balzo indietro di qualche secolo. I luoghi di interesse sono tanti e trasformano la visita alla città in un viaggio tra arte, cultura ed architettura. Si può cominciare dal Duomo, dai sontuosi interni in stile barocco E con l’annesso chiostro, un monumento artistico di eccezionale importanza. Da vedere anche il Palazzo vescovile con il Museo Diocesano che custodisce il tesoro del Duomo, l’ala degli imperatori con le belle stufe in maiolica, il mobiliare storico e la porcellana viennese.

Ma la storica città vescovile è anche il punto ideale per andare alla scoperta del territorio circostante. Non a caso la Valle Isarco è anche chiamata “La Valle dei percorsi”.

Sono tanti i sentieri che dal fondovalle, attraversano vigneti e frutteti, accarezzano laghetti e canali, offrono scorsi su antiche fortificazioni ed affascinanti castelli, salgono su alpeggi soleggiati fino al regno delle Dolomiti, le montagne più belle del mondo, patrimonio mondiale Unesco. 

Dalle comode passeggiate adatte a tutti, anche alle famiglie con bambini, fino ai percorsi più impegnativi d’alta montagna.

Merita una visita anche la Plose, una montagna di 2.500 metri di altezza, adagiata sui fianchi delle Dolomiti. In estate è ideale per tutti gli appassionati di escursionismo e di mountain bike, mentre in inverno diventa un paradiso per gli sport della neve. Con la cabinovia si parte da  Sant’Andrea di Bressanone e si sale fino ai 2.050 metri di Valcroce. Una volta arrivati (il tragitto dura una quindicina di minuti) si viene accolti dai profumi del ristorante “La Finestra” gestito da Pauli Pescosta e  dal looping più alto del mondo, con vista panoramica sulle Dolomiti. La struttura mobile, inaugurata nel 2016, è costituita da un grande cerchio di metallo con un diametro di sette metri dove è incernierata una bici. Basta salire in sella e prendere un po’ di velocità ed il gioco è fatto: in genere si riesce a fare il giro completo senza molte difficoltà.

A poca distanza, dopo la chiesetta, inizia il “WoodyWalk” una passeggiata tutta  in piano, di circa quattro chilometri, con vista su Sass di Putia, Odle d’Eores e Odle, che arriva fino al Rifugio Rossalm a 2.200 metri di quota. Lungo il tragitto si incontrano diverse  stazioni e punti di interesse che invitano a giocare e riposare. Si potrà così scoprire come funziona il telefono della foresta, montare in groppa ad una coppia di buoi, suonare un corno da caccia ed ancora cimentarsi nel percorso kneipp con acqua di sorgente e poi attraversare il piccolo lago su tavolette di legno.

Tanti anche i sentieri didattici attraverso la natura, percorsi (tematici e culturali) che conducono alla scoperta di cose splendide fra cui le specialità enogastronomiche, tutte da degustare. Si potrà così raggiungere e conoscere viticoltori che coltivano le loro vigne in luoghi selezionati (i “bianchi” di Bressanone sono considerati fra i migliori vini italiani), malgari orgogliosi dei loro formaggi fatti in casa e coltivatori di erbe che trasformano un fazzoletto di terra in un giardino profumato.

Comunque in tema di gastronomia, canederli  e strudel sono, da sempre, i grandi classici di questa cucina. A questi vanno aggiunti vino, mele e speck. La cucina di questa terra è molto ricca. A rendere unici i sapori locali sono la genuinità, il rispetto della tradizione ed il connubio con i sapori mediterranei.

Enogastronomia di eccellenza

Mele, speck, vino, yogurt, castagne, pane sono solo alcuni dei prodotti tipici della Valle Isarco. Poi ci sono tantissime trattorie, osterie e  ristoranti di ottimo livello che propongono in tante varianti la cucina di questa terra meravigliosa. Uno di questi è il Ristorante Fink (www.restaurant-fink.it) a Bressanone in pieno centro storico. Si tratta di un tipico ristorante altoatesino da quattro generazioni di proprietà della famiglia Fink. Una scala porta dalla pasticceria, collocata al piano terra e gestita dal maestro pasticcere Georg Fink, al ristorante con le sue due sale, la Stube Menhir e la Stube Valle Isarco. In totale 120  coperti. La tipicità del locale è testimoniata anche dalla sua adesione all’Associazione “Locanda Sudtirolese” il cui scopo è quello di proporre i migliori prodotti di stagione di provenienza locale secondo antiche ricette a volte reinterpretate ed a servirle con orgoglio. Assolutamente da provare i canederli (proposti in sette tipi, erbe selvatiche, rape rosse, grano saraceno, formaggi, speck, aglio selvatico e fegato), la tipica zuppa al vino rosso e la gustosa rosticciata di manzo composta da manzo tagliato a pezzetti e patate arrostite a cui vengono aggiunge sette spezie.

Rio di Pusteria fra medioevo & modernità

A pochi chilometri da Bressanone si incontra Rio di Pusteria, il punto d’incontro tra le Valli Isarco e Pusteria. La lunga e straordinaria storia del paese ha ancora grande fascino. Si può passeggiare in mezzo alle antiche mura, ai sontuosi palazzi ed alle vecchie residenze, fare shopping o godersi semplicemente l’atmosfera medievale comodamente seduti davanti ad un gustoso cappuccino. Le piccole piazzette in mezzo a vicoli intricati e le residenze finemente restaurate fanno sognare di cavalieri, principesse e dragoni. Ma un altro dei suoi must è sicuramente costituito dai dintorni che offrono la possibilità di splendide escursioni a piedi od in bici in mezzo ai boschi. Sono luoghi amabili, romantici e silenziosi. Si rimarrà, semplicemente, a bocca aperta davanti ai prati verdi che si perdono a vista d’occhio ed alle vette alpine da cui si godono panorami incantevoli. Le tante malghe tradizionali e i rifugi custoditi sparsi sul territorio completano la cornice. Un percorso a piedi, assolutamente da fare, è quello che parte da Parcheggio Zumis, collocato sui primi contrafforti dell’Alpe di Rodengo Luson, e che arriva alla Malga Roner Hutte a 1832 metri di quota, passando per boschi e prati fioriti. L’escursione, adatta a tutti, si chiama “Arrivederci bosco! Una scoperta di gusto” e rientra tra quelle proposte dal programma “Alto Adige Balance”. Il punto di arrivo è la malga Roner Hutte, una tipica struttura di alta quota con tanto spazio all’aperto, che è aperta nel periodo estivo e poi a Natale, Carnevale e Pasqua. C’è la possibilità di pernottare ed il titolare Alex Widmann delizia i suoi ospiti con dei piatti gustosissimi.

Schmiedthof il maso dove le tisane sono biologiche

In questa valle crescono una infinità di specie arboree, già utilizzate anticamente come medicina per uomini e animali. Oggi alcuni coltivatori proseguono questa antica tradizione, e coltivano nelle loro fattorie vari tipi di erbe che poi diventano la base per tisane, tè, sciroppi ed  essenze per uso cosmetico. Nel Maso Schmiedthof (www.schmiedthof.com) a 1400 metri di quota, lungo i pendii soleggiati del monte Plose, la famiglia Freener coltiva diverse decine di erbe aromatiche e officinali fra cui santoreggia, aneto, camomilla, cerfoglio, verbasco, cardo mariano, calendula, salvia, agrimonia, issoppo, dragoncello, menta Hillary, menta orientale, melissa austriaca e molte altre ancora. Dopo la raccolta le erbe vengono messe nell’essiccatoio e poi miscelate per dare vita a tisane, sali aromatici, aromi per la cucina, sciroppi, creme per il corpo, cuscini profumati, erbe per la sauna e altro ancora. Ogni componente della famiglia partecipa attivamente al lavoro, in modo da proporre un assortimento di prodotti naturali interessanti e di alta qualità. Titolare dell’azienda è Laurenz Frener  il figlio minore di Rita, una pioniera del biologico (la sua passione per le coltivazioni “green” risale ai primi anni ’80) e l’esperta di famiglia in fatto di giusta composizione delle miscele di erbe.

Bixen Card gratuita ma impagabile. Quando si arriva a Bressanone si riceve immediatamente la Brixen Card che è compresa nel prezzo dell’hotel. La carta permette, tra l’altro, il libero utitlizzo di tutti i mezzi del trasporto pubblico locale, una andata ed un ritorno giornaliero con la cabinovia Plose, un ingresso giornaliero all’Acquarena, un ingresso giornaliero al Palaghiaccio di Bressanone, e l’ingresso gratuito negli 86 musei della provincia di Bolzano. Info: www.brixencard.info.

Dove dormire. Si consiglia l’Hotel My Arbor  un “quattro stelle superior” aperto all’inizio di maggio di quest’anno a Sant’Andrea, una frazione di Bressanone. La sua particolarità è di poggiare su tronchi d’albero e proprio per questo viene già identificato come “hotel sugli alberi”. Info: www.my-arbor.com.

Info generali: IDM Suedtirol – Alto Adige www.idm-suedtirol.com e www.suedtirol.info.

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